giovedì 29 ottobre 2009

Poldo ( dal canile di Moncalieri - TO)

POLDO, buonissimo, affettuosissimo e bellissimo meticcio di circa due anni, tanto buono quanto sfortunato, perchè nato sordo e nessuno lo vuole.
Non sente, però gli occhi colore ghiaccio vedono tutto ed il nasino grigio e rosa ha un fiuto finissimo, tanto che non gli sfugge nulla. Gli piace tanto correre e giocare con la pallina che riporta puntualmente a chi l'ha tirata e sa già fare il "seduto". Il Canile metterebbe a disposizione un consulente-comportamentista per insegnare a comunicare con i cani come lui.
Moncalieri Canile-Gattile Corso Savona 140 – tel 011 6409398 orari lun-sab 9,30-12,30 / 14,30-18

mercoledì 28 ottobre 2009

Green: il respiro della foresta

Green Film, diretto dal regista del regista Moez, racconta attraverso i ricordi di un orango in fin di vita, l'eccezionale vitalità delle foreste pluviali dell'Indonesia, e l'avanzare della loro distruzione per fare spazio alle piantagioni di acacia e palma da olio, per la produzione di carta e biodiesel. Immagini forti e poetiche di una tragedia dimenticata.

Il download del film e' disponibile gratuitamente sul sito http://greenfilm.free.fr (48 min.)

Premi ricevuti: Durango film festival 2009, USA - Best short documentary, Fetival Albert 2009, Francia - Grand prix Meilleur scenario, International Wildlife Film Festival 2009, USA - Best sound design, best editing, best conservation and environmental issue, Festival International du Film Nature et Environnement 2009, Francia - Hérisson de Bronze

La miniera d'oro e l'ultimo dinosauro

Non sarà un dinosauro, ma ci assomiglia davvero. E' il più grosso sauro vivente, il varano di Komodo (Varanus komodoensis), detto anche drago di Komodo, dall'isola in cui vive.Proprio nell'isola di Komodo, ultimo habitat di questo lucertolone in via di estinzione, sono in cantiere ben otto miniere d'oro, che non piacciono per niente ai pescatori locali. A differenza dei draghi di Komodo, i pescatori possono parlare, e sanno benissimo quale sarà il risultato degli scarichi e dei fanghi che la miniera riverserà nell'oceano.

Il discusso Ministro delle Foreste M.S. Kaban ha rassicurato gli scettici: "ho visitato il sito dell'impresa mineraria, si trova a 20 chilometri dal Parco Nazionale di Komodo, e non danneggerà l'ecosistema del parco" ha dichiarato il ministro alla stampa. Ma non ha convinto neppure il suo collega, il Ministro dell'Ambiente Rachmat Witoelar, che ne chiede la chiusura, soprattutto dopo che la miniera di Batugosok Island, ha iniziato i lavori senza aspettare i permessi previsti per legge.Anche il Ministro dell'Ambiente della regione, Sudirman, chiede la chiusura della miniera, che avrebbe già danneggiato il turismo, un business da 7 milioni di dollari annui.
( da Salva le foreste
http://www.salvaleforeste.it/ )

LAV * Campagna vivisezione

Partecipa alla revisione della Direttiva 86/609

Scrivi! Chiedi ai nostri europarlamentari di non perdere questa occasione di cambiare le condizioni dei 12 milioni di animali utilizzati nei laboratori europei e di sostenere il benessere degli animali da laboratorio e i metodi alternativi all'utilizzo di animali.
http://www.lav.it/index.php?id=1417


Come?Entra nel sito della Coalizione (European Coalition to End Animal Experiments) e manda un messaggio al parlamentare europeo (Member of the European Parliament _MEP) che ti rappresenta.

Mafalda gattina incrocio persiano

Bellissima e dolce. Abbandonata in montagna. Cerca una casa dove poter vivere per sempre! Mafalda è una splendida micia incrocio persiano tricolore che è stata abbandonata fuori Torino in Val di Lanzo, Ha circa 2 anni, sterilizzata e testata FIV - FELV negativa. Si trova a Torino ed è adottabile in Torino e prov. Per adottarla è richiesto controllo pre-affido (visita a casa dei futuri adottanti per conoscerci)
Info: negala@alice.it o tel dopo ore15 339 5258763 www.myspace.com/lesfigatte

mercoledì 21 ottobre 2009

Angeli dei randagi salvano 400 gatti

Un'insegnate e una psicologa salvano i mici di un quartiere torinese
TORINO * Un’antica stazione ferroviaria, vecchi treni, binari morti. È stato lì, tra i convogli e i capannoni della Torino-Ceres di corso Giulio Cesare, che decine di gatti randagi hanno trovato rifugio. E tra quei binari è partita l’avventura delle Sfigatte, nella primavera del 2007: due amiche unite da una passione sconfinata per gli animali che hanno iniziato a prendersi cura della colonia e da allora sono diventate gli angeli dei randagi di Torino. Una passione che assorbe ormai quasi tutta la vita di Miriam, 32 anni, e di Laura, 40 anni. La prima è psicologa, Laura invece è un’insegnante di musica. Da allora, tutti i giorni, si prendono cura di quei gatti. Ma non chiamatele «gattare»: la persona che lascia la ciotola di latte, spiegano, benché piena di buone intenzioni, può diventare un problema sia per gli animali sia per l’ambiente in cui vivono. Se, infatti, non ci si attiva anche con le sterilizzazioni per limitare le nascite dei randagi, la colonia continua a crescere in situazioni di igienico-sanitarie intollerabili, tra sporcizia, degrado e l’insorgere di malattie. Laura e Miriam si conoscono da anni perché entrambe animaliste, attive in varie associazioni. Ma è stato con la cura della colonia della Torino-Ceres che è nata una vera amicizia, fortificata dall’impegno senza tregua. «La situazione era tragica - ricorda Miriam - abbiamo fatto girare una mail per denunciarla, con tanto di reportage fotografico. La risposta è stata grandiosa: ci hanno inviato cibo e soldi per aiutarci nel nostro impegno». Che da lì è continuato alla ricerca di gatti e cani randagi da aiutare in tutta la città.


Laura e Miriam sono diventate le Sfigatte, nome ironico diventato anche il titolo della canzone del gruppo Lasero Planeta che le due «eroine metropolitane», contenuta in un cd in vendita sul sito www.myspace.com/lesfigatte: tutto il ricavato va esclusivamente per la cura degli animali. Perché Miriam e Laura non guadagnano null’altro che la soddisfazione di aver salvato dei cuccioli. Come Max, un micino dato per spacciato: scheletrico, con problemi ai reni, ma che ha trovato una padrona in Veneto, Giada. E ora è un gattone in salute e pieno di energie. Oppure Miele, un gatto a cui avevano sparato, pieno di pallini sotto pelle, curato e coccolato dalle Sfigatte. Laura e Miriam portano gli animali raccolti per strada dal veterinario, li fanno sterilizzare, poi inseriscono annunci sul sito per cercar loro una casa. Tutto pagato di tasca loro.Un’attività che prosegue al ritmo di 3-4 adozioni a settimana, e che da quando è iniziata, ha permesso di salvare circa 400 animali. Le adozioni vengono precedute da una visita preliminare, con tanto di questionario agli affidatari e a cui segue un periodo di preaffido. «I casi più commoventi - raccontano - sono quelli delle persone disposte a prendersi cura di un gatto adulto e magari già malato. Vuol dire affezionarsi a una bestia da cui presto ci si dovrà separare: è un atto d’amore». Così come lo è il loro impegno costante (Laura ha continuato ad andare alla colonia di corso Giulio Cesare fino al settimo mese di gravidanza, Miriam passa le notti al computer a inserire annunci), senza aiuti né dall’associazionismo né dalle istituzioni. «L’ideale per noi sarebbe avere a disposizione un gattile. E poi ci servono volontari e aiuti, bastano anche pochi euro».Per chi volesse aiutarle, si può fare un versamento intestato a Laura Bettella e Miriam Simonetti. Indicazioni per il versamento sul sito http://www.lesfigatte.org/

di Paolo Italiano La Stampa 21 ottobre

giovedì 15 ottobre 2009

Gli orsi della luna

Gli orsi asiatici torturati per l'estrazione della bile vengono liberati grazie all'associazione Animal Asia Foundation.

http://www.facebook.com/l.php?u=http%253A%252F%252Fwww.tvanimalista.info%252Fvideo%252Fanimali%252Forsi-luna-fattorie-bile-cinesi%252F&h=c54da35ebe7b2fc45d9e820eb97db5f3&ref=mf

mercoledì 14 ottobre 2009

operazione civetta

Salvataggio di un piccolo di civetta caduto nella camera da letto dal caminetto

http://www.youtube.com/watch?v=Y9TfGbSjSuA&feature=player_embedded

LIPU: pesca industriale e inquinamento minacciano BERTA specie vulnerabile nella lista rossa di quelle a rischio

"Pesca intensiva, predatori, inquinamento, distruzione dell'habitat". Sono i principali fattori che da alcuni decenni stanno causando un forte declino degli uccelli marini, a livello globale cosi' come nel Mediterraneo. A denunciarlo e' la Lipu-BirdLife Italia, che durantela scorsa stagione estiva ha effettuato nell'isola di Capraia, nell'arcipelago delle Tremiti (Parco Nazionale del Gargano) una ricerca sulla Bertamaggiore, una specie marina "tra le piu' importanti che nidificano nel Mediterraneo" e classificata come "vulnerabile" dalla 'lista rossa' nazionaledelle specie minacciate di estinzione.
Oltre ai pericoli che le berte incontrano in mare "a causa della pesca industriale con 'palamiti' (una lunga e robusta lenza con numerosi braccioli piu' sottili ognuno dei quali porta un amo ) segnala la Lipu, gli uccelli rischiano di rimanere impigliati e morire per annegamento,all'inquinamento e al disturbo dell'uomo dovuto anche al turismo (il Mediterraneo ospita il 32% del turismo internazionale.....Partito l'anno scorso (con il supporto del ministero dell'Ambiente) con un articolato studio nell'isola di Linosa, in Sicilia, dove vive una grande colonia di Berta maggiore formata da 10mila coppie, lo studio e' proseguito quest'anno con fondi propri dell'associazione appunto nell'arcipelago delle Tremiti, dove la specie nidifica sia sull'isola di San Domino e che su quella di Capraia.

Obiettivo del progetto 'Iba marine' e' quello di studiare le aree di nidificazione e alimentazione in mare aperto utilizzate dalle specie marine indicate nell'allegato I della direttiva comunitaria 'Uccelli', che in Italia sono per esempio la Berta maggiore, la Berta minore, il Marangone dalciuffo e alcune specie di gabbiano come il Gabbiano corso, il Gabbiano Roseo e il Gabbiano corallino. Nelle tre settimane di lavoro passate nell'isola di Capraia, scelta come sede dello studio, i ricercatori della Lipu hanno inserito sul dorso di 16 esemplari di Berta maggiore un dispositivo elettronico (chiamato Gps logger) che ne ha ricostruito i movimenti in mare aperto, dal momento in cuil'animale si allontana dal nido per recarsi in mare aperto e alimentarsi, fino al ritorno, dopo qualche giorno, al nido stesso…. In media, i viaggi delle berte in mare aperto sono durati oltre sei giorni, da un minimo di due giorni fino a un massimo di 12…. E' stato osservato come le berte, in mare aperto, si spostino lungo una direttrice distante tra i dieci e i 20 chilometri dalla costa, e si concentrino per alimentarsi prevalentemente in quattro aree marine: due si trovano presso l'arcipelago delle Tremiti, una di fronte al primo tratto di costa Sud delle Marche, e un'ulteriore piu' a Nord quasi all'altezza del Monte Conero. ...
(DIRE) Roma, 13 ottobre

Multe e carcere fino a 15 mesi per chi traffica cuccioli; pene più severe se gli animali hanno meno di due mesi

Il traffico di cuccioli di cani e gatti, il taglio di orecchie e code e altre mutilazioni "non motivate da esigenze terapeutiche" diventeranno reato. Per i trasgressori sono previsti il carcere- da un minimo di tre mesi a un massimo di 15 mesi- e multe- da 3.000 a15 mila euro: queste le disposizioni contenute nel disegno di legge di ratifica della Convenzione europea per la protezione degli animali dacompagnia. Il testo, approvato nel consiglio dei ministri del 2 ottobre scorso e presentato oggi alla Farnesina, modifica l'articolo 544 (terzo comma) del codice penale. Il provvedimento recepisce le disposizioni contenute nella Convenzione del Consiglio d'Europa di Strasburgo, emanata nel 1987.

Per il traffico illegale di cuccioli sono previste pene piu' severe nel caso in cui gli animali abbiamo meno di otto settimane (due mesi) d'eta'. Vi saranno sanzioniper chi introduce nel territorio nazionale cani e gatti non identificati e sprovvisti di certificazione sanitaria cosi' come previsto dalla normativa vigente. Per ogni animale introdotto illegalmente le nuove norme prevedono una sanzione amministrativa da 100 a 1.000 euro. (DIRE 13 ott.)

lunedì 12 ottobre 2009

Martina sull’albero a Napoli

Purtroppo per Martina non c'e stata finora nessuna richiesta; e' ancora li' dolcissima ma impaurita dalla presenza dei cani al gattile. Aiutateci a trovarle casa

cercasi adozione nel centro nord info loredana 347 8533764

venerdì 9 ottobre 2009

Lettera al sindaco di Matera

di Marinella Robba

Egregio Sig. Sindaco,
ho visto il servizio di "Striscia la Notizia" sulla situazione dei “cani-prigionieri”. E’ incredibile! Io lavoro in un ente pubblico e ho visto nel corso degli anni un crescente interesse degli amministratori locali per politiche dirette alla tutela dei diritti dei soggetti più deboli, alle pari opportunità ecc., ma pare che gli animali siano invisibili. Come cittadina sento il dovere di esprimere tutto il mio disappunto quando mi rendo conto che l’amministrazione pubblica non svolge adeguatamente le proprie funzioni. L’amministrazione comunale non può ignorare ciò che si verifica sul suolo pubblico e non può esimersi dal prendere provvedimenti contro casi di maltrattamento di animali come quello che si sta verificando nel Suo Comune. Le chiedo, pertanto, di voler porre fine a questa vicenda penosa facendo in modo che quei poveri animali abbiano una sistemazione accettabile. Distinti saluti
Marinella Robba Collegno (TO)

ATTIVISMO AMBIENTALE E POLITICO ED EVOLUZIONE FILOGENETICA

di Dario Tamburrano

“In Occidente abbiamo questa presunzione straordinaria,che mentre noi abbiamo lavorato duramentealla creazione di meraviglie e innovazioni tecnologiche,le altre culture del mondo siano rimaste intellettualmente ferme.Niente potrebbe essere più lontano dalla verità.Né tale differenza è dovuta ad alcun tipo di superiorità degli occidentali in materia.Ora sappiamo che dal punto di vista biologicoè vero ciò che noi abbiamo sempre sognato essere verodal punto di vista filosofico,ovvero che siamo tutti fratelli e sorelle.Per definizione, possediamo tutti lo stesso patrimonio genetico.Ciò significa che ogni singola società e cultura umana,per definizione, condividono la stessa acutezza mentale,la stessa capacità intellettuale.E che il genio grezzo venga messo al servizio della stregoneria tecnologicao a districare il complesso intreccio della memoria relativa a un mito,si tratta semplicemente di scelte e orientamenti culturali.” (Wade Davis, The Ethnosphere and the Academy )


ATTIVISMO E PARADOSSI DELL’ERA CONTEMPORANEA

Diritti umani e giustizia sociale, decrescita e sostenibilità ambientale, sarà capitato a tutti noi, almeno una volta, di chiedersi se l’impegno che mettiamo nel diffondere e difendere questi principi possa ottenere risultati tangibili e duraturi. Confrontandosi con i nostri stessi più cari amici e familiari, quanti di loro si mostrano del tutto refrattari ad un qualsiasi cambio di atteggiamento non conforme ai disvalori standardizzati e globalizzati dell’apparire, del consumo e della crescita materiale ad ogni costo? Quante volte, ci siamo sentiti una goccia solitaria ed alla deriva in un mare troppo grande? Quante volte, confusi e disorientati, senza certezze, in questo magma contemporaneo di eventi ed informazioni contrastanti e parcellizzate che quotidianamente irrompono nelle nostre coscienze? La storia della specie ha subito negli ultimi secoli una accelerazione logaritmica. Oggi una sola generazione è stata testimone di un esplosione demografica e produttiva senza precedenti. L’applicazione delle tecnologie ha creato oggetti e servizi che hanno rivoluzionato in brevissimo tempo gli usi ed i costumi dei singoli e delle masse. Abbiamo assistito alla globalizzazione delle idee e delle merci, all’avvento della mobilità individuale su scala planetaria, alla fine della guerra fredda ed al crollo di tutte le ideologie politiche che fino a pochi anni dominavano il mondo. Se tutto ciò ha portato grandi speranze, i neofondamentalismi economici e religiosi, la crisi degli ecosistemi, il progressivo impoverimento delle risorse naturali, l’instabilità climatica, lo sfruttamento neocoloniale di buona parte del pianeta, il genocidio, non solo culturale, delle diversità, ci hanno instillato d’altra parte enormi preoccupazioni ed interrogativi.L’uomo contemporaneo occidentalizzato, che grazie alla disponibilità di grandi mezzi, sarebbe dovuto crescere in senso critico, in tempo libero ed in libertà e diritti, è invece diffusamente anestetizzato, inconsapevole ed impotente. Imbrigliato in questo incredibile paradosso della modernità. All’interno di questo quadro si inserisce a sorpresa l’interpretazione olistica e positiva dello stato attuale dell’umanità che Pawl Hawken ci fornisce nel suo ultimo saggio “Moltitudine Inarrestabile”.

IL PANORAMA GLOBALE DEI MOVIMENTI LOCALI E SOVRANAZIONALI

Hawken esordisce delineando un ampio panorama delle organizzazioni e delle comunità che attualmente operano nel pianeta per la difesa dei diritti umani e civili e per la sostenibilità ambientale. Emerge da questa sorta di censimento che questo numero è impressionante in ogni luogo e senza differenza di razza e cultura. Queste associazioni di individui costituisco nel loro complesso un movimento spontaneo ed auto-organizzato, senza un centro ed un’ideologia portante che sfugge alla categorizzazione classica al punto tale che i media non sono in grado di recepirne la portata ubiquitaria e di coglierne l’aspetto innovativo.

LA FUSIONE DELLE CULTURE INDIGENE CON L’AMBIENTALISMO E LA GIUSTIZA SOCIALE

Secondo Hawken, in questo che egli definisce il “movimento senza nome”, stanno confluendo in un’unica visione sia gli insegnamenti e i valori delle culture indigene di ogni continente, sia le tematiche proprie dei movimenti ambientalisti, per la giustizia sociale ed i diritti umani. Per la prima volta nella storia dell’uomo si assiste ad una moltitudine di individui che a volte inconsapevolmente, pur nella loro diversità, operano nella stessa direzione.

IL SISTEMA IMMUNITARIO DEL PIANETA

Similmente ad un sistema immunitario che è formato da più parti che collaborano tra di loro per reagire agli attacchi infettivi, questo movimento è, per Hawken, paragonabile ad una risposta immune della specie umana nel suo complesso, come reazione di autodifesa alle politiche economiche di sfruttamento dei popoli e di distruzione degli ecosistemi che minano la sopravvivenza dell’umanità stessa.

SALTO QUANTICO FILOGENETICO

Questo movimento dei movimenti può pertanto essere considerato come un nuovo organismo, un salto quantico filogenetico e culturale, in risposta alle nuove pressioni ambientali e storiche, cui la nostra specie è attualmente soggetta. Sappiamo che miliardi di anni fa, da un brodo primordiale di atomi e molecole, sono miracolosamente ed improvvisamente nate le prime cellule capaci di autoreplicarsi, le quali si sono differenziate ed unite collaborativamente prima in organismi pluricellulari e poi in esseri superiori dotati di tessuti ed organi comunicanti per mezzo del sistema nervoso.

INTERNET COME SISTEMA NERVOSO, DATI CULTURALI COME GENI

Ecco che, oggi, ha preso forma un corpo unico formato da una moltitudine di organizzazioni ed individui, che interagiscono tra di loro, grazie all’avvento dei nuovi media sociali figli di internet; l’esistenza di una rete di comunicazione così ramificata e veloce, rappresenta il sistema nervoso di questo organismo simbiontico sovraspecie i cui geni non sono più le molecole di DNA, ma le informazioni multiculturali presenti e latenti che nella rete sono memorizzate, attivate e trasmesse in un’inarrestabile fecondazione incrociata dalle conseguenze inesplorate ed imprevedibili.

DIVERSITA’, SIMBIOSI E RESILIENZA

Questo fenomeno di tipo organico è in grado di mutare e di riorganizzarsi velocemente come un virus, in virtù proprio dell’assenza di un ideologia statica e di un controllo centrale, e fa, della molteplicità di culture e conoscenze integrate, il suo punto di forza, analogamente ad un sistema naturale che aumenta la sua resilienza parallelamente al crescere della sua biodiversità.

IL MOVIMENTO COME NUOVA FORMA DI VITA INTELLIGENTE, INVISIBILE E SOVRA SPECIE

Un movimento, quindi, particolarmente intelligente per la sua adattabilità che ha tutto l’aspetto di una forma di vita nuova e non catalogabile, e quindi invisibile, potenzialmente in grado, pertanto, di affrontare e superare le enormi sfide che ci attendono. E’ un evento di portata epocale nella storia dell’uomo che fornisce un significato assai profondo al nostro impegno individuale e collettivo. Senza saperlo, ne facciamo già parte e ci ha già contagiato vivendo dentro di noi. Chi è in grado di vedere anche in Italia il superamento degli schieramenti ideologici ed immobilizzanti del secolo scorso, sta già costruendo in maniera consapevole, il futuro sostenibile, sociale e politico del nostro paese.

30 giugno 2009

NUMERO VERDE per segnalazioni contro l’abbandono di animali

Il Comando Carabinieri per la Tutela Dell' Ambiente d'intesa con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio mette a disposizione del cittadino un NUMERO VERDE per segnalare emergenze legate ad abbandoni o maltrattamenti di animali. L'intervento del Comando dei Carabinieri può essere sollecitato anche attraverso indirizzo e-mail: cctass@carabinieri.it allegando un eventuale documentazione fotografica. I cittadini saranno periodicamente aggiornati sull`andamento delle loro segnalazioni.

Il piccolo Sansone aspetta una casa..!

Sansone è un micino di circa 2 mesi . E’ stato trovato senza la mamma che è stata investita ed accudito da una micia che lo ha allattato con amore fino a poco tempo fa.
E’ svermato, spulciato, in salute. Si trova a Bardassano (TO) ed è possibile vederlo previo appuntamento. Adottabile a Torino e provincia .
Si valutano adozioni solo se in casa è presente già un altro o più mici.

info MIRIAM 334 1890545
email : lesfigatte@gmail.com (gradita breve email di presentazione)

venerdì 2 ottobre 2009

Olindo.. gli hanno sparato, non ci vede da un occhietto ( Marche )

Olindo è un dolcissimo incrocio di circa 3 anni segugio-beagle arrivato al canile disperato e disidratato. Il 6 ottobre verrà spostato in un altro canile, dove nessuno si curerà più della sua adozione e sarà destinato a trascorrere la sua vita in una gabbia. E’ un cagnolino educato, pulito, come si vede nelle foto gli hanno sparato alcuni pallini che lo hanno colpito nell'occhio destro rendendolo cieco. Olinto può vivere anche in appartamento.

lettera aperta ai registi italiani

Dopo le precisazioni di Giuseppe Tornatore, che, per quanto ci riguarda, non giustificano la decisione di filmare una scena così cruenta, abbiamo deciso di modificare il testo della lettera estendendola a tutti i registi italiani. Siamo certi che verrà condiviso quanto scritto sull’ 'esigenza che su questo argomento si esprimano anche altri autori. A fine mese renderemo pubbliche le adesioni ( “ lettera aperta ai registi italiani “ su FBK ) richiedendo una risposta ai singoli registi.
Massimo Marino Maurizio Parisi

lettera aperta ai registi italiani

Cari registi,
negli ultimi giorni moltissime persone sono rimaste perplesse dalla notizia e dai fotogrammi dell’ultimo film di Giuseppe Tornatore, BAARIA , che rappresentano la morte per uccisione violenta di un animale, scena sulla cui opportunità si possono avere opinioni diverse .La scena dell’uccisione dell’animale, come Tornatore ha dichiarato, sembrerebbe essere stata realizzata in un mattatoio in Tunisia e adattata al film “per esigenze sceniche”. A tal proposito vi chiediamo se non ritenete di evitare in futuro , magari per un eccesso di superficialità, di rappresentare scene, vere o costruite, che esaltano la violenza gratuita su animali, azioni che comunque risultano inaccettabili per un grande numero di italiani. Ci sembra doveroso che rispondiate a questa domanda in modo che quelli come noi, che ritengono non accettabile una simile scelta, possano decidere se andare o no a vedere i vostri films. In attesa di una risposta pubblica..

Maurizio Parisi e Massimo Marino (blog ECO ed ECO-ANIMALI)
www.eco-ecoblog.blogspot.com www.eco-animali.blogspot.com