sabato 29 maggio 2010

Torino:inizia FestivalCinemambiente con The Cove

martedì 1 giugno ore 21 cinema Massimo – ingresso libero fino ad esaurimento posti

The Cove ( L'insenatura )

Tajii è una piccola località sulle coste giapponesi. Tristemente celebre per l’annuale pesca al delfino, è qui che già nel Seicento è nata la moderna caccia alla balena. Ma il luogo sembra nascondere orrori ancora più sconvolgenti. Un gruppo scelto di attivisti e filmmakers guidato da Richard O’Barry ha così deciso di organizzare una vera e propria missione impossibile, con il compito di portare alla luce le spaventose atrocità legate al massacro dei delfini che ha comportato cinque anni di ricerche nella massima segretezza, oltre all’uso delle tecnologie più all’avanguardia.

Premiato in molti festival, The Cove ha vinto l’Oscar come Miglior documentario nel 2010.

mercoledì 26 maggio 2010

Codice Stradale: obbligo Soccorso Animali feriti !


Anche gli animali hanno diritto al soccorso in caso di incidenti stradali. E chi si occupa della loro cura urgente non puo' essere sanzionato se per raggiungere un ambulatorio veterinario viola il Codice della Strada. Lo ha stabilito oggi il Senato con l'approvazione dell'articolo 32 delle Disposizioni in materia di sicurezza stradale, che ha integrato le positive previsioni gia' approvate dalla Camera nove mesi fa che gia' riconoscevano la necessita' di aiuto agli animali incidentati e il ruolo di utilita' svolto da ambulanze, mezzi di soccorso e di vigilanza zoofila.


''E' stato equiparato l'aiuto ad un animale in gravi condizioni di salute a quello che si deve ad una persona e l'obbligo di fermarsi in caso di incidente che finora si doveva anche per il solo danneggiamento di cose - ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente della LAV - oggi il Parlamento ha aggiunto un altro tassello al riconoscimento dei diritti degli animali''. La LAV, che aveva presentato le proposte di modifica normativa nell'ottobre 2008 e che ha lavorato in questi mesi per un positivo risultato, ringrazia i senatori Amati e Filippi (Pd), il relatore Cicolani (Pdl), l'on.Giammanco (Pdl) e i componenti dell'Intergruppo Parlamentare Animali, ''artefici di questo passo in avanti di civilta'''.


Ora il Disegno di Legge passa alla Camera per la terza e definitiva lettura. Potra' essere operativo entro l'estate.

( da FBK, Michele Boato )

martedì 25 maggio 2010

Nuove specie dal mondo la top ten delle meraviglie


Una commissione di biologi ha stilato la lista degli esseri viventi più interessanti scoperti nel 2009. Tra i finalisti il verme bombardiere e il pesciolino d'acqua dolce con le zanne. Ognuno di loro ha qualcosa di unico che deve essere tutelato

di Giulia Belardelli

Biologi e naturalisti le hanno scoperte da un capo all'altro del mondo, dall'Africa alle Filippine, dagli Stati Uniti all'Uruguay. Della squadra fanno parte esemplari sorprendenti, dotati dei più ingegnosi stratagemmi per aggirare le prede, darla in barba ai predatori o fondersi con l'ambiente. Sono le dieci specie "top" del 2010 secondo l'International Institute for Species Exploration 1 della Arizona State University 2, istituzione impegnata nella classificazione di nuove specie e nella tutela della biodiversità.

La Nepenthes Attemboroughii


GUARDA LE IMMAGINI 3

La competizione di quest'anno si è svolta tra le migliaia di nuove specie descritte nel 2009. A decretare i "vincitori" è stata una commissione internazionale di biologi che ha deciso in base all'originalità e all'imprevedibilità delle caratteristiche delle new entry. Oltre che alla recente celebrazione del Giorno della biodiversità, la classifica è dedicata all'anniversario della nascita di Carl Nilsson Linnaeus, il biologo svedese che nel Settecento inventò il moderno sistema di classificazione di piante e animali.

Tra le specie in cima alla classifica c'è la Danionella Dracula, pesciolino d'acqua dolce con le zanne, trovato in un ruscello nel Myanmar, nello stato di Kachin. I maschi sono dotati di denti appuntiti per competere con i rivali, soprattutto in amore. E' la prima volta in cui un esemplare di Cipridine - la famiglia più numerosa di pesci d'acqua dolce - viene scoperto in possesso di strutture orali simili a denti. Un altro animale acquatico che ha conquistato la giuria è l'Histiophryne Psychedelica, pesce rana - caso pressoché unico tra i suoi simili - dalla faccia piatta. E' stato avvistato nelle acque dell'isola di Ambon, in Indonesia.

Restando nel regno dei pesci, si incontra il Gymnotus Omarorum, pesce coltello a bande, nome di battaglia Omar. Si tratta di un pesce elettrico dell'Uruguay a lungo scambiato per un suo simile e utilizzato dagli scienziati locali per indagare la fisiologia degli organi elettrici e l'elettro-comunicazione. Il nome lo deve a Omar Macadar e Omar Trujillo, pionieri negli studi anatomici e di elettrogenesi nei ginmoti.

Per la categoria "spugne killer", il comitato ha accordato la vittoria alla Chondrocladia (Meliiderma) Turbiformis, spugna della famiglia Cladorhizidae che si trova nelle profondità di Chatham Rise, in Nuova Zelanda. Il suo merito è quello di contraddistinguersi per la forma affusolata e un insolito tipo di spicola - una struttura microscopica presente nell'endoscheletro delle spugne. Sempre dagli abissi, ma questa volta californiani, viene un altro finalista: il "verme bombardiere", più scientificamente noto come Swima Bombiviridis. Se si sente in pericolo, è in grado di rilasciare delle "bombe" luminose che rimangono accese per diversi secondi grazie a una sostanza bioluminescente di colore verde. Dalla Thailandia viene invece l'Aiteng Ater, il lumacone di mare che si nutre di insetti. La cosa è abbastanza insolita, visto che la maggior parte dei sacoglossi - un sottordine di molluschi - mangia alghe o, in alcuni casi, uova di gasteropodi.

Abbandonando il mare, nella top ten compare innanzitutto un ragno: il Nephila Komaci, detto anche "ragno dall'occhio dorato", presente in Madagascar. Appartiene alla famiglia delle Nephilidae e si tratta del primo esemplare descritto dal 1897. I ragni di questa famiglia sono famosi per tessere le reti più grandi mai osservate in natura (oltre un metro di diametro). Secondo i ricercatori, il nuovo classificato potrebbe battere il record.

E' poi la volta del Phallus Drewesii, fungo della famiglia delle Phallaceae trovato nel Parco Nazionale di Obo, nel piccolo stato africano di São Tomé. La particolarità di questo fungo, lungo circa 6 centimetri, è di avere un odore particolarmente intenso e fetido così da attirare meglio gli insetti. A completare la classifica sono due piante: la Nepenthes Attenboroughii e la Dioscorea Orangeana. La prima è una pianta carnivora che produce un cattura-insetti grande quanto una palla da rugby (30 centimetri per 16 circa). E' una specie endemica dell'isola di Palawan, nelle Filippine: poiché i biologi l'hanno trovata in una sola località, con tutta probabilità verrà inserita nella lista rossa delle specie in pericolo d'estinzione. L'altra è una nuova pianta tuberosa osservata in quella straordinaria zattera biologica che è il Madagascar. Considerata pressoché unica per la forma monolitica del suo tubero, anche questa specie rischia l'estinzione a causa dei raccolti troppo frequenti e della coltivazione in zone non protette.

"In uno scenario in cui la biodiversità è sempre più compromessa, è importante far capire anche ai non addetti al settore quanta ricchezza rischiamo di perdere", ha detto Quentin Wheeler, direttore dell'International Institute for Species Exploration. "Per l'uomo, passare in rassegna le nuove specie presenti in natura e le loro caratteristiche spesso uniche è un modo per capire sempre più a fondo la storia della vita". Basti pensare che solo nel 2008 - l'anno più recente per il quale si possiedono dati completi - sono state descritte a livello globale ben 18.225 nuove specie viventi e 2.140 specie fossili. Da quando Linnaeus iniziò la sua opera di catalogazione, le voci sono diventate più di un milione 800 mila. La comunità scientifica continua a interrogarsi su quante specie popolino la Terra: decine di milioni, secondo alcuni anche centinaia.

(da La Repubblica 25 maggio 2010)


domenica 16 maggio 2010

Torino Convegno COLOMBI IN CITTÀ


19 giugno Cascina Roccafranca ore 9,00

Introduzione a cura della LAV - Una convivenza possibile

Saluto di Roberto Tricarico, Assessore all’Ambiente e al Verde Comune Torino

Francesco Tolari, docente Università di Pisa e Enrico Moriconi, presidente AVDA
- Acqusizioni recenti e sociologia delle zoonosi

Gandolfo Barbarino, Servizio Veterinario Regione Piemonte
- Linee guida per la gestione del colombo di città

Marco Dinetti, responsabile naz. Ecologia urbana LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli
- Colombi in città e gestione della biodiversità

ore 11,50 Un colombo per amico Dibattito:
sono invitate le Associazioni animaliste e protezioniste, le Associazioni degli amministratori condominiali, il Servizio veterinario dell’ASL TO1, Amministratori comunali e regionali, l’Ufficio tutela animali di Torino
Modera Gabriella Crema, giornalista

ore 13 conclusioni a cura di Marco Francone, presidente della Consulta delle associazioni del volontariato animalista della Città di Torino.

Info: Segreteria c/o LAV ONLUS sede di Torino tel. 011746392
www.lavtorino.org - www.lav.it - www.avda.it

venerdì 14 maggio 2010

I Tavoli per la Casa comune degli Ecologisti


( Gruppo Cinque Terre www.gruppocinqueterre.it )


Gli ecologisti si fanno sentire in Europa e nel mondo: Francia, Ungheria, Germania, Brasile, Gran Bretagna, Colombia … 10 , 15, 20%; non sufficiente ancora per egemonizzare la direzione concreta del modello economico ed il governo di tanti paesi, ma comunque sufficiente per esprimere e diffondere il proprio punto di vista ed ottenere qua e là continui successi puntuali.

In Italia gli Ecologisti sono assenti, forse mai nati, comunque frammentati in quell’arcipelago ecologista che una volta si declinava con orgoglio ed oggi è una palude in cui annaspano decine di gruppi, micropartiti, associazioni, che assommano ad una nobile vocazione di intenti una scarsa vocazione a coordinarsi o unirsi.


Quel che resta dei Verdi, sull’orlo della scomparsa, dichiara di aprire il percorso di una Costituente ecologista che probabilmente non sono, per come la intendono, in grado di fare. Resta a loro favore che, al di là del fatto che esprimano non più del 5-10% di questo arcipelago, al momento sono l’unico gruppo che dichiara l’intenzione di provarci, che non è questione da poco e gliene va dato atto.


Il Movimento (di liberazione nazionale?) di Grillo, che ha sicuramente una valenza ecologista (oltre alla forte e giusta connotazione anticasta e anticorruzione, una voce essenziale in mezzo a Media quasi di regime ) non è all’orizzonte; superato il circoscritto e innegabile successo elettorale si arrovella in assenza di un serio progetto di costruzione, nelle difficoltà di una impossibile convivenza fra assemblearismo ed egocentrismo del Capo. La tela di Penelope è l’immagine che ci viene in mente osservando le fughe centrifughe senza sbocchi, se non l’ennesima contorsione nei meandri della variegata ex sinistra, dei De Magistris, Alfano, e un po’ di altri in varie parti del paese e dei meetup. Energie e figure preziose sprecate.


Sinistra e Libertà, sembra purtroppo l’ennesima proposta di rifondazione della sinistra; priva di attenzione e indifferente al movimento ecologista internazionale si avvia a ripercorrere la strada del partito del Capo: dopo quello di Berlusconi, di Di Pietro, di Grillo, ed altri minori, avremo ( con Repubblica come sponsor provvisorio ) il partito di Vendola e delle “fabbriche di Nichi”; un'altra conferma delle caratteristiche di questa fase di transizione dove, in assenza di un unica forza di sinistra e di unica forza ecologista si fanno e si disfano partiti personali di incerta collocazione e di illusoria partecipazione. Un altro contenitore, come l’Italia dei Valori, nel quale le sensibilità ecologiste, pur presenti, si diluiscono assumendo una irrilevante consistenza (si veda in Puglia l’avvio di 5 impianti di incenerimento ) .


Il piccolo Gruppo delle Cinque Terre, che sull’idea della aggregazione ecologista, delle sue forme di espressione organizzata e sulla sua dimensione anche culturale è nato, ed è forse un passo più avanti di altri, fà quel che può, tentando in continuazione di annodare nodi di una rete ai quali manca al momento la vocazione ad annodarsi per favorire la nascita di una Casa comune degli ecologisti.


Nel seminario chiuso di sabato scorso a Roma abbiamo proposto l’avvio di TAVOLi POLITICI NAZIONALI e REGIONALI


Un tavolo nazionale degli ecologisti di 100 persone che rappresenti, il più largamente possibile, l’immenso mondo di questo arcipelago e nel quale nessuno (partito, gruppo, associazione) abbia più del 10% dei membri.

Un tavolo dimensionato quasi matematicamente da rappresentanze regionali, che si riunisca ogni mese, per sei mesi, in una regione diversa dal nord al sud ed affronti tutti i problemi che ci sono: la collocazione, l’organizzazione, la cultura, il programma, le iniziative, di un nuovo movimento politico che qualcuno preziosamente ha chiamato “metapartito”.

Con gli stessi identici criteri abbiamo proposto la nascita parallela di 20 tavoli regionali nei quali, con le stesse proporzioni e gli stessi limiti di rappresentanza, la discussione si allarghi fino ad arrivare a 1000 persone che, al termine di questa fase di transizione, promuovano i contenuti di una Assemblea Costituente a ridosso dell’anno nuovo. Nulla vieta, ed è auspicabile, che il processo si allarghi, località per località, affinchè si garantisca insieme efficacia, efficienza e diffusa partecipazione. Si tratta però di garantire, dall’inizio, la crescita di leadership regionali ampie ed insieme l’avvio di una transizione generazionale e di una adeguata rappresentanza di uomini e donne.

Non è una proposta generica: pensiamo a 100 e a 1000 persone con nome e cognome, ognuna con un supplente, che si assumono la responsabilità personale di costruire il Progetto (o quella, altrettanto impegnativa, di farlo fallire) attraverso un impegno di sei mesi, pesante, prioritario ed entusiasmante, in uno spirito da “movimento nascente” che è il requisito necessario richiesto a tutti.

Costruire un movimento che abbia l’ambizione di rappresentare il 10-20% della società italiana, con una vocazione e prospettiva maggioritaria , non è ovviamente cosa da poco. Niente in comune quindi con reti o gruppi che ripropongono la rifondazione delle varie sinistre; chi ne sentisse il bisogno ha altre, varie, legittime, possibilità di scelta. Si tratta di costruire il segmento italiano di quel movimento ecologista planetario presente ormai in più di cento paesi del mondo ed il cui nome potrà forse essere semplicemente quello di ECOLOGISTI, una dizione che va ben al di là di quella di ambientalisti o verdi e che assomma attorno ad un “ cuore verde “ le esigenze di giustizia sociale, la necessità di riforma in alcuni settori importanti, ad esempio Mercato del lavoro, Giustizia e Legalità, Informazione, Casta. ( quindi anche una intransigente azione di ridimensionamento della casta della politica e di lotta alla corruzione e alle mafie ),e in aggiunta, un sostanziale rinnovamento culturale.


Con i Tavoli su base territoriale nazionale e regionale pensiamo debbano incrociarsi, nella tessitura di una rete politico-culturale formativa, i Tavoli di Progetto :


1)Il TAVOLO della COMUNICAZIONE ECOLOGISTA, con l’obiettivo di:

a) costruire un PORTALE DEGLI ECOLOGISTI che è il principale strumento di adesione / aggregazione/ comunicazione / azione degli aderenti al Progetto nel Territorio. Al suo interno si veicolano le idee di organizzazione, partecipazione, democrazia all’interno del nuovo movimento (sta avvenendo, ancora adesso, nel portale di Europe Ecologie).

b) costituire un network comune dei media ecologisti, confrontando ed aggregando i media già esistenti, i blog , le diverse riviste radio e tv, i giornalisti e gli esperti in comunicazione.

c) raccogliere e scambiare un continuo flusso di informazione ecologista dall’estero all’Italia e dall’Italia per l’estero, oggi quasi assente.


2) Il TAVOLO delle RIFORME, dove si elabora un progetto riformatore su Mercato del Lavoro / Giustizia e Legalità / Informazione e Media / Casta e Corruzione

Nel processo riformatore va inserito il ridimensionamento delle logiche di CASTA e CORRUZIONE con la costruzione di Osservatori Nazionali e Regionali sui sistemi e meccanismi elettorali e di rappresentanza, sul ridimensionamento delle indennità, delle compatibilità e di mandato in eletti in enti e amministrazioni locali e nazionali, sulla trasparenza della delle scelte amministrative.


3) Il TAVOLO della CONVERSIONE ECOLOGICA DELL’ECONOMIA confrontando e mettendo in contatto attività e iniziative riconducibili alla Green Economy, le realtà del biologico e della bioedilizia, le iniziative di credito alternativo (dalle mag alla banca etica alle monete locali), i gruppi di acquisto, le cooperative di servizi sociali e culturali ma anche le imprese ed i lavoratori di attività riconoscibili come eco-orientate con l’obiettivo di favorire la costruzione di organismi di categoria delle imprese e dei lavoratori (vedi Austria), coordinare la promozione e la diffusione di attività eco-orientate e Costituire un Osservatorio permanente sulla conversione ecologica dell’economia per la Transizione del modello economico, energetico, produttivo, fuori dalla logica dello Sviluppo illimitato e del PIL.


4) Il TAVOLO della CULTURA ECOLOGISTA e dell’ ECOLOGIA SOCIALE

Per nuove forme di aggregazione sociale e di gestione amministrativa del territorio: dai Comuni virtuosi al passo in avanti delle Transition Towns ; avvio di nuove forme di aggregazione politico-culturale: EcoHub come centri polivalenti sui territori di informazione e formazione ecologista, con attività culturali, iniziative e servizi sociali, attività economiche; Co-Housing, Ecovillaggi come isole concrete di “altra società “, in qualche modo già in sperimentazione in altri paesi ed oggi mature anche nel nostro. E’ necessario confrontare ed aggregare tutte le diverse anime della cultura ecologista, dall’ ambientalismo all’ecologia sociale, all’ ecologia profonda, al bioregionalismo, ai diversi movimenti delle cosiddette buone pratiche e degli stili di vita, ai movimenti olistici, favorendo la promozione su tutto il territorio nazionale della Cultura Ecologista costruendo reti nazionali (Scuola nazionale di Ecologia) e servizi comuni.

Lo stesso per le associazioni, le agenzie e le cooperative attive nei diversi campi sociali e dei diritti civili, le attività di medicina naturale ed alternativa, le scuole alternative con l’obiettivo, tra l’altro, di costituire un Osservatorio permanente dei diritti e dei doveri sociali.


La riproposizione dei TAVOLI di Progetto a livello regionale, nel quale i rappresentanti nazionali hanno l’esclusiva funzione di “tessitori“ dell’ intreccio delle reti ( nulla a che fare con una presunta investitura a responsabili del movimento, i cui criteri saranno affrontati nel momento della fase finale / iniziale della Costituente ) può rappresentare un adeguato compromesso fra efficienza, crescita del progetto e democrazia partecipata.


I CIRCOLI ECOLOGISTI o altro nome adeguato, attraverso loro COMITATI PROMOTORI in tutto il territorio, costruiti attraverso un adesione prevalentemente sul web nel Portale, possono avviare, già entro pochi mesi, l’adesione INDIVIDUALE alla fase di Assemblea Costituente.


Se ritenuto utile e necessario un APPELLO NAZIONALE, fatto in tempi brevissimi, può essere uno strumento utile, ad uso mediatico, per l’avvio del processo.


Massimo Marino Maurizio Di Gregorio (GCT)

giovedì 13 maggio 2010

CHILIAMACISEGUA – partecipa al sondaggio


Il Gruppo Bailador- Chiliamacisegua è un gruppo animalista presente in varie zone d’Italia

Insieme a tante notizie che si trovano sul blog
( www.chiliamacisegua.org ) il gruppo promuove anche un approfondito sondaggio a riguardo del rapporto con gli animali


http://www.chiliamacisegua.org/category/sondaggio/

http://www.lasaggezzadichirone.org/site/wp-content/uploads/2010/02/lasaggezzadichirone-sondaggio-base.doc

martedì 11 maggio 2010

Firenze: Passa la mozione contro Fabre


In Consiglio comunale passa la mozione che chiede la sospensione dello spettacolo di Fabre, presentata dal centro-destra ma con il sì o l’astensione anche di parte della maggioranza (SeL, IdV e due PD)

Sospendere lo spettacolo di Jan Fabre. Gli animali imbalsamati e il canarino diventano un caso politico che divide la sinistra. In consiglio comunale passa la mozione in cui si chiede al sindaco Matteo Renzi di non mandare in scena lo spettacolo. «Another Sleepy Dusty Delta Day» programmato per domani e per il 13 maggio alla Stazione Leopolda di Firenze nel quadro di Fabbrica Europa. Secondo la mozione presentata, bisogna «stigmatizzare il comportamento dell'artista belga nei confronti degli animali».

La maggioranza di centrosinistra è stata battuta 17 a 19, anche per l'astensione di due consiglieri del Pd (Caterina Biti e Maurizio Sguanci) e di uno dell'Idv (Giuseppe Scola). A favore della proposta di Galli anche Eros Cruccolini (Sinistra e Libertà): «Non è una censura al contenuto dello spettacolo, ma al modo in cui si sceglie di rappresentarlo, cioè con animali morti. Fabre poteva usare animali di cartone per esprimere gli stessi concetti».

Fabbrica Europa fa sapere però che «Another Sleepy Dusty Delta Day» resta regolarmente in cartellone e rivendica la propria autonomia culturale."

Singolare la dichiarazione del capogruppo del Pd Bonifazi che dice «si è consumata una brutta pagina per la cultura contemporanea della città». L’Assessore Da Empoli che era,assente, con Renzi alla biblioteca delle Oblate ribatte: «quella mozione è demagogia. Abbiamo ricevuto assicurazioni che gli animali non verranno maltrattati e i canarini riconsegnati al commerciante dopo lo spettacolo». Come a dire, si va avanti, il caso non esiste. Un successo, sebbene parziale, per gli animalisti ed un curioso caso di trasversalità; lo scontro probabilmente continuerà nei prossimi giorni.

giovedì 6 maggio 2010

Firenze: Animalisti contro “l’artista” Fabre


Lunedi' 10 Maggio a Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria dalle 16 in poi, si riunira' il Consiglio comunale per votare la mozione che potrebbe vietare a Fabre di esibirsi.

Esponenti di vari gruppi animalisti (La vera bestia org, Lida, Oipa, Pro Animals, Ceda ) promuovono un presido durante lo svolgimento del consiglio comunale mentre una delegazione sara' dentro Palazzo Vecchio per vigilare che non venga stravolto ad hoc il regolamento comunale vigente per permettere a Fabre di esibirsi nelle sue discutibili performans artistiche.

La notizia è ormai presente su giornali, radio e media e la richiesta è che l'artista non venga fatto esibire. La protesta si ripeterà mercoledì 12 Maggio davanti alla Stazione Leopolda in Viale fratelli Rosselli dalle ore 20 alle 23

Comunicato Stampa delle Associazioni

''Protesta della associazioni animaliste fiorentine contro l 'installazione artistica di Jan Fabre a Fabbrica Europa''
Jan Fabre è un "artista" che a differenza di altri, ha spostato la propria attenzione e creatività in un contesto che non si addice a questo secolo, che - rammentiamo - affonda le proprie radici su etica, moralità e soprattutto sul rispetto della vita. Questa sua tendenza si riscontra nelle varie esposizioni europee, più volte contestate - come per esempio l'installazione tenuta al Palazzo Reale di Bruxelles - dove l'"artista" ha rappresentato le proprie opere tramite l'utilizzo di animali morti (vitelli e renne imbalsamati, cani e gatti appesi a ganci, teste di cigni, soffitti costellati di scarabei). Siamo stanchi di assistere alla strumentalizzazione di esseri senzienti per puro fine di lucro, di vedere animali utilizzati come decorazioni, come semplici oggetti.

Ci meravigliamo inoltre che la nostra amministrazione - che ha fondato la propria campagna elettorale sui valori precedentemente indicati - permetta che in una città come Firenze, nota al mondo come la "Culla dell'Arte", si svolga una rappresentazione che con l'arte ha poche affinità. Anche se l'assessorato alla cultura di Firenze garantisce che l'artista non verrà meno alle normative europee vigenti, facciamo presente che verranno esposti volatili costretti in gabbie che potrebbero essere non consone al regolamento comunale in vigore (art. 32, art. 33). Per questo le associazioni LIDA, PRO ANIMALS, OIPA, LAVERABESTIA.ORG e CEDA si sentono chiamate in causa ed esprimono il proprio dissenso per l'attenzione e la disponibilità che questa amministrazione ha riservato al sig. Fabre "

link video sulle opere dell’ ” artista “..
http://www.youtube.com/watch?v=ld_W42B4hd0

controradio
http://www.controradio.it/popx.php?elemento=39556&banner=news

verdi
http://www.verdifirenze.it/index.php?option=com_content&task=view&id=954&Itemid=1


mercoledì 5 maggio 2010

22 maggio - Manifestazione contro Green Hill - Montichiari (BS)

PULLMAN DA TORINO

La manifestazione contro l’allevamento di cani Beagles destinati a laboratori ed aziende che praticano anche la vivisezione si svolgerà sabato 22 maggio dalle 14,30 a Montichiari (Brescia)

Per chi vuole partecipare da Torino un pullman partirà al mattino ore 10,30 con partenza davanti a Auschan


Per prenotarsi info: EM animalistanata@libero.it Cell 328 7757508

www.fermaregreenhill.net/wp/
http://www.gruppocinqueterre.it/node/549

FBK: GREEN HILL 22 MAGGIO ORGANIZZIAMOCI !