martedì 25 maggio 2010

Nuove specie dal mondo la top ten delle meraviglie


Una commissione di biologi ha stilato la lista degli esseri viventi più interessanti scoperti nel 2009. Tra i finalisti il verme bombardiere e il pesciolino d'acqua dolce con le zanne. Ognuno di loro ha qualcosa di unico che deve essere tutelato

di Giulia Belardelli

Biologi e naturalisti le hanno scoperte da un capo all'altro del mondo, dall'Africa alle Filippine, dagli Stati Uniti all'Uruguay. Della squadra fanno parte esemplari sorprendenti, dotati dei più ingegnosi stratagemmi per aggirare le prede, darla in barba ai predatori o fondersi con l'ambiente. Sono le dieci specie "top" del 2010 secondo l'International Institute for Species Exploration 1 della Arizona State University 2, istituzione impegnata nella classificazione di nuove specie e nella tutela della biodiversità.

La Nepenthes Attemboroughii


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La competizione di quest'anno si è svolta tra le migliaia di nuove specie descritte nel 2009. A decretare i "vincitori" è stata una commissione internazionale di biologi che ha deciso in base all'originalità e all'imprevedibilità delle caratteristiche delle new entry. Oltre che alla recente celebrazione del Giorno della biodiversità, la classifica è dedicata all'anniversario della nascita di Carl Nilsson Linnaeus, il biologo svedese che nel Settecento inventò il moderno sistema di classificazione di piante e animali.

Tra le specie in cima alla classifica c'è la Danionella Dracula, pesciolino d'acqua dolce con le zanne, trovato in un ruscello nel Myanmar, nello stato di Kachin. I maschi sono dotati di denti appuntiti per competere con i rivali, soprattutto in amore. E' la prima volta in cui un esemplare di Cipridine - la famiglia più numerosa di pesci d'acqua dolce - viene scoperto in possesso di strutture orali simili a denti. Un altro animale acquatico che ha conquistato la giuria è l'Histiophryne Psychedelica, pesce rana - caso pressoché unico tra i suoi simili - dalla faccia piatta. E' stato avvistato nelle acque dell'isola di Ambon, in Indonesia.

Restando nel regno dei pesci, si incontra il Gymnotus Omarorum, pesce coltello a bande, nome di battaglia Omar. Si tratta di un pesce elettrico dell'Uruguay a lungo scambiato per un suo simile e utilizzato dagli scienziati locali per indagare la fisiologia degli organi elettrici e l'elettro-comunicazione. Il nome lo deve a Omar Macadar e Omar Trujillo, pionieri negli studi anatomici e di elettrogenesi nei ginmoti.

Per la categoria "spugne killer", il comitato ha accordato la vittoria alla Chondrocladia (Meliiderma) Turbiformis, spugna della famiglia Cladorhizidae che si trova nelle profondità di Chatham Rise, in Nuova Zelanda. Il suo merito è quello di contraddistinguersi per la forma affusolata e un insolito tipo di spicola - una struttura microscopica presente nell'endoscheletro delle spugne. Sempre dagli abissi, ma questa volta californiani, viene un altro finalista: il "verme bombardiere", più scientificamente noto come Swima Bombiviridis. Se si sente in pericolo, è in grado di rilasciare delle "bombe" luminose che rimangono accese per diversi secondi grazie a una sostanza bioluminescente di colore verde. Dalla Thailandia viene invece l'Aiteng Ater, il lumacone di mare che si nutre di insetti. La cosa è abbastanza insolita, visto che la maggior parte dei sacoglossi - un sottordine di molluschi - mangia alghe o, in alcuni casi, uova di gasteropodi.

Abbandonando il mare, nella top ten compare innanzitutto un ragno: il Nephila Komaci, detto anche "ragno dall'occhio dorato", presente in Madagascar. Appartiene alla famiglia delle Nephilidae e si tratta del primo esemplare descritto dal 1897. I ragni di questa famiglia sono famosi per tessere le reti più grandi mai osservate in natura (oltre un metro di diametro). Secondo i ricercatori, il nuovo classificato potrebbe battere il record.

E' poi la volta del Phallus Drewesii, fungo della famiglia delle Phallaceae trovato nel Parco Nazionale di Obo, nel piccolo stato africano di São Tomé. La particolarità di questo fungo, lungo circa 6 centimetri, è di avere un odore particolarmente intenso e fetido così da attirare meglio gli insetti. A completare la classifica sono due piante: la Nepenthes Attenboroughii e la Dioscorea Orangeana. La prima è una pianta carnivora che produce un cattura-insetti grande quanto una palla da rugby (30 centimetri per 16 circa). E' una specie endemica dell'isola di Palawan, nelle Filippine: poiché i biologi l'hanno trovata in una sola località, con tutta probabilità verrà inserita nella lista rossa delle specie in pericolo d'estinzione. L'altra è una nuova pianta tuberosa osservata in quella straordinaria zattera biologica che è il Madagascar. Considerata pressoché unica per la forma monolitica del suo tubero, anche questa specie rischia l'estinzione a causa dei raccolti troppo frequenti e della coltivazione in zone non protette.

"In uno scenario in cui la biodiversità è sempre più compromessa, è importante far capire anche ai non addetti al settore quanta ricchezza rischiamo di perdere", ha detto Quentin Wheeler, direttore dell'International Institute for Species Exploration. "Per l'uomo, passare in rassegna le nuove specie presenti in natura e le loro caratteristiche spesso uniche è un modo per capire sempre più a fondo la storia della vita". Basti pensare che solo nel 2008 - l'anno più recente per il quale si possiedono dati completi - sono state descritte a livello globale ben 18.225 nuove specie viventi e 2.140 specie fossili. Da quando Linnaeus iniziò la sua opera di catalogazione, le voci sono diventate più di un milione 800 mila. La comunità scientifica continua a interrogarsi su quante specie popolino la Terra: decine di milioni, secondo alcuni anche centinaia.

(da La Repubblica 25 maggio 2010)


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