
Appello delle associazioni animaliste a De Magistris: «Non è riuscito ad avere la licenza del ministero»
Lo zoo di Napoli è in uno stato di degrado e di tristezza tali che richiede dalla nuova amministrazione comunale che si rompa con il passato e si chiuda la struttura. Una lettera al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è partita già da novembre chiedendo che venga chiuso lo zoo del capoluogo; l’hanno scritta le principali associazioni ambientaliste e animaliste italiane - Lav, Enpa, Oipa, Lega nazionale per la difesa del cane, Lega italiana difesa animali - chiedendo che non vengano più investite risorse in una struttura che si è rivelata «un fallimento economico, morale e scientifico».
Le associazioni evidenziano che non esiste in realtà il problema della ricollocazione degli animali attualmente custoditi nelle gabbie, che potrebbero essere trasferiti in altri parchi o centri di recupero. Si aggiunge che Milano ea Torino hanno chiuso già da anni i loro giardini zoologici e «nessuno ne sente la mancanza, anche Napoli può e deve farlo».
Lo zoo, fanno notare gli autori dell'appello, è costato tanto ma dopo sette anni dall'entrata in vigore dalla legge italiana sugli zoo, quello di Napoli non è riuscito ancora ad avere la licenza del Ministero dell'Ambiente in ossequio ad una direttiva europea».
All'appello a De Magistris hanno aderito numerose personalità del mondo politico, dei media, dello spettacolo, oltre a tutte le associazioni ambientaliste, tra cui, Licia Colò, Rita Dalla Chiesa, Niccolò Ammaniti, Giorgio Panariello, Fulco Pratesi, Mario Tozzi, i 99 Posse, Maurizio Costanzo, Vittorio Feltri, Margherita Hack, Dacia Maraini, Susanna Tamaro, Franco Zeffirelli e Renato Zero.
Nella zona chiusa dello Zoo che si trova a ridosso di via Terracina si è appurata fra l’altro la presenza di tegole d’amianto non rimosse ed un ampia discarica di materiali di risulta e di tronchi di palme infette che richiedono comunque da tempo interventi di bonifica.
Lo zoo di Napoli è in uno stato di degrado e di tristezza tali che richiede dalla nuova amministrazione comunale che si rompa con il passato e si chiuda la struttura. Una lettera al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è partita già da novembre chiedendo che venga chiuso lo zoo del capoluogo; l’hanno scritta le principali associazioni ambientaliste e animaliste italiane - Lav, Enpa, Oipa, Lega nazionale per la difesa del cane, Lega italiana difesa animali - chiedendo che non vengano più investite risorse in una struttura che si è rivelata «un fallimento economico, morale e scientifico».
Le associazioni evidenziano che non esiste in realtà il problema della ricollocazione degli animali attualmente custoditi nelle gabbie, che potrebbero essere trasferiti in altri parchi o centri di recupero. Si aggiunge che Milano ea Torino hanno chiuso già da anni i loro giardini zoologici e «nessuno ne sente la mancanza, anche Napoli può e deve farlo».
Lo zoo, fanno notare gli autori dell'appello, è costato tanto ma dopo sette anni dall'entrata in vigore dalla legge italiana sugli zoo, quello di Napoli non è riuscito ancora ad avere la licenza del Ministero dell'Ambiente in ossequio ad una direttiva europea».
All'appello a De Magistris hanno aderito numerose personalità del mondo politico, dei media, dello spettacolo, oltre a tutte le associazioni ambientaliste, tra cui, Licia Colò, Rita Dalla Chiesa, Niccolò Ammaniti, Giorgio Panariello, Fulco Pratesi, Mario Tozzi, i 99 Posse, Maurizio Costanzo, Vittorio Feltri, Margherita Hack, Dacia Maraini, Susanna Tamaro, Franco Zeffirelli e Renato Zero.
Nella zona chiusa dello Zoo che si trova a ridosso di via Terracina si è appurata fra l’altro la presenza di tegole d’amianto non rimosse ed un ampia discarica di materiali di risulta e di tronchi di palme infette che richiedono comunque da tempo interventi di bonifica.
ciao ragazzi, non so se conoscete già il nostro portale, PetVillage, da poco abbiamo un nuovo forum, siete tutti i benvenuti!
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