mercoledì 11 novembre 2009

Clima: Brigitte Bardot scrive a Barroso:indire giornata vegetariana europea

Lettera aperta al presidente della commissione UE in occasione del summit di Copenaghen

Roma, 10 nov. (Adnkronos) - Brigitte Bardot in campo per il clima: l'attrice francese, animalista da sempre, chiede al presidente della Commissione Europea, Jose' Manuel Barroso, di promuovere una "Giornata Vegetariana Europea" per promuovere uno stile di vita piu' compatibile con l'ambiente, tenuto conto degli effetti prodotti dagli allevamenti intensivi di animali per l'alimentazione umana. "Tra poche settimane avra' luogo il summit sul clima a Copenhagen e vorrei puntare la sua attenzione -scrive la Bardot in una lettera aperta a Barroso, in quanto presidente della fondazione che porta il suo nome- sulla necessita' di una maggiore attenzione sull'allevamento di animali, il cui impatto ambientale e' molto allarmante". "Come sa, nel report 'Bestiame - una delle maggiori minacce per l'ambiente', l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura della Nazioni Unite (Fao) afferma -spiega la Bardot- che il settore dell'allevamento produce piu' gas serra del settore dei trasporti (l'intero settore, considerando tutti i mezzi di trasporto). Inoltre, la Banca Mondiale ha annunciato che dal 1970 il 90% della deforestazione dell'Amazzonia e' correlato all'industria della carne, aggravando in questo modo gli effetti del riscaldamento globale, che oggi preoccupa molto tutti noi.


Il settore zootecnico e' responsabile del 37% di tutto il metano derivante dalle attivita' produttive umane (che influisce sul riscaldamento globale 23 volte piu' della Co2), prodotto soprattutto dall'apparato digerente dei ruminanti, e del 64% dell'ammoniaca, che contribuisce alla piogge acide". "L'allevamento intensivo inoltre degrada il suolo e mette in pericolo le riserve d'acqua, perche' la produzione di un solo kg di manzo richiede 323 mq di terra da pascolo, da 7 a 16 kg di cereali e soia e fino a 15.500 litri d'acqua! Quindi, il settore dell'allevamento ha un impatto diretto sulriscaldamento globale, sull'inquinamento del suolo e delle sorgenti d'acqua, e si tratta di uno spreco terribile, dato che quasi un terzo dei cereali coltivati globalmente vengono usati per la produzione di carne. Se i paesi 'sviluppati' decrementassero il proprio consumo di carne, sarebbe possibile -sottolinea la Bardot- alleviare considerevolmente il problema della fame nel mondo, che uccide quasi sei milioni di bambini ogni anno".

Nessun commento:

Posta un commento