lunedì 9 novembre 2009

Animali: Europarlamento, torna l’esame di misure di tutela

(newsletter ambiente) (ANSA) - Roma, 9 novembre

Torna all'esame del Parlamento Europeo la proposta di misure piu' restrittive a tutela dei dirittidegli animali, che mira a limitare al massimo la loro sofferenza durante la macellazione, e a limitarne l'impiego nei test di laboratorio Il provvedimento prevede anche limiti inderogabili in materia di caccia alle foche. Il tutto a condizione che non vengano frapposti troppi ostacoli eposti eccessivi limiti alla ricerca scientifica. Durante il primo esame della proposta il Parlamento aveva giudicato insostituibile la presenza degli animali nei test di laboratorio. Sono circa 12 milioni ogni anno in Europa gli animali usati come cavie nella ricerca. Diecimila di questisono scimmie e altri primati. Secondo la comunita' scientifica, i test sugli animali sono essenziali nella lotta a malattie come l'alzheimer, il morbo di Parkinson, l'Aids, la tubercolosi, l' epatite, la Sars, la malaria ed alcune gravi forme di cancro.

Ma in Parlamento si sono creati due schieramenti. Si e' costituito quello di coloro che sollevano la questione etica: tutti gli animali provano dolore, e le scimmie in particolare sono geneticamente molto simili all'uomo e con capacita' celebrali molto sviluppate, e che propone quindi approcci alternativi alla ricerca. Secondo l'altro fronte, che pure condivide un obiettivo di lungo periodo per proibire l'uso di animali nelle sperimentazioni scientifiche, i tempi non sarebbero ancora maturi. Lo studio sui metodi di sperimentazione alternativi sarebbe ancora troppo indietro: si rischia di penalizzare la ricerca europea a vantaggio degli Stati Uniti o dei Paesi asiatici, meno sensibili al rispetto degli animali. I deputati si erano dichiarati d'accordo in prima battuta solo sulla necessita' di bandire la sperimentazione sui grandi primati in via di estinzione come gli scimpanze', i gorilla e gli orango tango. Ora ci si aspetta una proposta concreta per imporre nuovi limiti sull'utilizzo delle cavie da laboratorio e la riduzione al minimo della sofferenza.

E ci si attendono passi significativi anche per quanto riguarda le limitazioni in materia di caccia alle foche. Si stima che circa ogni anno il commercio di prodotti derivati dalle foche causi la morte di circa 900mila esemplari. Primi nella classifica Canada, Groenlandia e Namibia (60%).Seguono Norvegia e Russia. Danimarca ed Italia sono i primi importatori di pelli grezze. Gli animali vengono uccisi e scuoiati in Svezia, Finlandia e Scozia, per poi finire sul mercato alimentare o nella produzione di disinfestante per insetti. E' quindi probabile che venga accolta la proposta per la definitiva messa al bando di questo crudele commercio, con un'eccezione per le popolazioni che vivono solo di questa attivita', come gli indigeni delle regioni artiche, della Groenlandia e dell'Alaska.

E nuovi limiti sono previsti anche per rendere meno cruente le pratiche di macellazione nei macelli. In Europa ogni anno vengono macellati 360 milioni di capi d'allevamento tra maiali, bovini, pecore e capre; 4 miliardi i polli; 25 milioni gli animali da pelliccia. Le Commissioniparlamentari hanno all' esame la proposta di direttiva volta a rafforzare l' armonizzazione delle legislazioni nazionali in materia di sperimentazioni sugli animali. L'obiettivo e' di ridurre questo tipo di test e di promuovere metodi alternativi, allo scopo di ridurre al minimo ilnumero di animali usati negli esperimenti. L'approccio piu' pragmatico per diminuire la sperimentazione animale si basa sull'introduzione di metodi alternativi poiche', con le attuali conoscenze scientifiche, non e' ancora possibile farne totalmente a meno. Pertanto e' di fondamentale importanza garantire, in linea con gli scopidell'esperimento, la maggior protezione e il miglior benessere possibili agli animali che ancora vengono lecitamente usati. (ANSA).

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