martedì 11 agosto 2009

Nasce il "RIS" degli animali domestici per scoprire chi li uccide o li maltratta.

Al via il primo Centro Nazionale di Medicina Forense Veterinaria. Indagherà sul decesso di cani, gatti e altre bestiole.

ROMA - Grande soddisfazione fra le organizzazioni a difesa degli animali. E' nata una polizia scientifica che indagherà per scoprire chi uccide o maltratta cani, gatti e altre bestiole anche selvatiche. Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, in una rivisitazione generale dei Centri di zooprofilassi, ha istituito a Grosseto una nuova struttura che si occuperà di veterinaria legale.
Si tratta di un reparto di investigazioni scientifiche particolari: il RIS degli animali. Il Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria (così si chiama), si occuperà di sviluppare tecniche di laboratorio per il rilevamento di sostanze tossiche usate a scopo doloso.
In parole semplici, gli esperti dovranno risalire, in base ad esami sofisticati, alle cause che hanno provocato la morte di un animale: potrebbe essere un orso del Parco Nazionale d'Abruzzo, o il cane del vicino incappato in una polpetta fatale.
Il Centro dunque informerà gli organi di polizia in merito ad indagini medico-legali sull'uccisione di animali domestici e selvatici. Ogni reato contro cani, gatti o altri animali, avrà quindi più possibilità di essere perseguito.

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