giovedì 13 agosto 2009

LAV contro abbattimenti Caprioli in Piemonte

Come ogni estate, la Regione Piemonte e le Province, fanno passare in sordina gli abbattimenti di selezione degli animali selvatici. Dal 17 agosto, sul territorio regionale, i cacciatori avranno la licenza di uccidere migliaia di caprioli, in base ad un censimento effettuato…da loro stessi!!!Per tentare di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema che si ripresenta ogni anno, la LAV di Alessandria ha preparato una lettera-tipo per inviare una protesta a vari organismi fra i quali:


Testo : Essendo venuti a conoscenza della delibera Regionale, con cui si autorizza l’abbattimento di moltissimi animali selvatici in Piemonte – sarebbero ben 1.000 i caprioli da uccidere solo nella Provincia di Alessandria - non si può far altro che constatare, ancora una volta, come prevalgano su tutti, gli interessi di quella piccola, ma evidentemente potente, categoria dei cacciatori.La Regione e la Province continuano a soddisfare la sete di uccidere, autorizzando stragi che potrebbero essere evitate benissimo con metodi alternativi e definitivi, che le associazioni animaliste propongono da tempo. Misure che costerebbero nel tempo senz’altro meno rispetto ai danni causati ogni anno a persone, auto e terreni coltivati.Invece di effettuare controlli sugli allevamenti di cinghiali e caprioli, affinché non vengano immessi continuamente ed illegalmente gli animali in tutto il territorio da persone disoneste – che di interessi ne hanno molti – sospendendo per un periodo di tempo l’allevamento in cattività della fauna selvatica (che selvatica non è più), le istituzioni preferiscono la complicità col mondo venatorio e col mercato nero di carne di cinghiale e capriolo che viene regolarmente venduta e servita nei ristoranti e nelle sagre.
Chiediamo di sospendere immediatamente l’autorizzazione al massacro e di valutare, una volta per tutte, l’ipotesi di ascoltare anche coloro i quali offrono proposte alternative per la risoluzione del problema.Aggiungiamo che, in questo periodo estivo come in quello autunnale, le persone e le famiglie si recano nei boschi per divertimento e per piacere, e che non è ammissibile possano rischiare di essere impallinate da mattatori legittimati dalle istituzioni.
Cordiali saluti firma, città

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