La stagione venatoria appena
conclusa ha fatto registrare un bilancio tragico per i rapaci, specie protette
dalla legge italiana e dalle Convenzioni internazionali: dal 1° settembre 2012,
primo giorno di preapertura della caccia, al 31 gennaio 2013 (giorno di
chiusura nella gran parte delle Regioni), sono 95 i rapaci che sono stati
abbattuti a fucilate e ricoverati nei centri Lipu, appartenenti a rapaci diurni
(aquila minore, biancone, falco palude, gheppio, lodolaio, poiana, sparviere,
falco pellegrino falco pecchiaiolo, smeriglio) e notturni (allocco, gufo
comune, gufo di palude e civetta). 43 rapaci sono deceduti, 36 sono
attualmente in cura mentre 9 sono già stati liberati.
L'ultimo episodio,
informano dalla Lipu, si è verificato proprio a poche ore dalla chiusura della
stagione venatoria, il 31 gennaio. Un giovane astore è stato infatti trovato
ferito da un agricoltore nel piccolo comune di Ottobiano (Pavia), in
Lomellina, consegnato alle guardie provinciali di Pavia e infine ricoverato
d'urgenza al Centro recupero fauna selvatica della Lipu a Pontevecchio di
Magenta (MI).
L'animale, sottoposto a una
radiografia, riportava gravi fratture a entrambe le ali, provocate da numerosi
pallini e ora il destino del rapace, appartenente ad una specie definita rara a
livello nazionale, appare molto incerto.
«Questo ultimo inquietante episodio
e i dati finali dei rapaci impallinati nei nostri centri, confermano l'urgenza
di un Piano nazionale antibracconaggio che attribuisca maggiori fondi alle
forze dell'ordine, in primis il Corpo forestale dello Stato, e l'avvio di una
seria modifica alla 157/92 che preveda, almeno raddoppiandole, le sanzioni sostanziali
ai bracconieri- ha dichiarato Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu - Lo
abbiamo chiesto nelle nostre proposte ai candidati premier e lo ribadiamo oggi,
di fronte a questo ennesimo e sciagurato sfregio alla natura. Ma serve anche,
finalmente, un intervento a sostegno dei centri recupero, che operano con
abnegazione ma con pochissime risorse e insufficiente supporto da parte delle
amministrazioni. Solleciteremo il nuovo Parlamento ad intervenire senza
tentennamenti sull'uno e l'altro fronte», ha concluso il presidente Lipu.
*
da greenreport.it, 6 febbraio 2013
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