Contro la crudeltà verso gli animali : le perreras in Spagna, e le atrocità
della corrida
12 tappe e 2200 km da percorrere tra Italia, Francia e Spagna. Attraversando Alpi e Pirenei fino ad arrivare a Siviglia.
Non abbiamo molte possibilità di cambiare il mondo , e la nostra civiltà, ma crediamo che ognuno nel suo piccolo possa fare la sua parte. L'importante è credere in ciò che facciamo, mettere le nostre forze insieme per combattere ciò che è sbagliato.
Pedaleremo, ininterrottamente, nella speranza che le associazioni animaliste Spagnole ci diano il loro sostegno, organizzando manifestazioni e Sit In, attendendo il nostro arrivo d'innanzi alle Perreras....e perchè no magari al ritorno potremmo riportarci a casa qualche cucciolone da far adottare, sottraendolo a morte certa.
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Cosa Avviene nelle Perreras: Che gli animali in Spagna non abbiano vita facile più o meno lo sanno tutti, ma sono pochissimi gli Italiani che sono a conoscenza di cosa accade agli animali abbandonati spagnoli. In questo Paese i cani e gatti randagi vengono catturati e rinchiusi nelle famose perreras, veri e propri lager sovraffollati e sudici. Se non vengono reclamati o riscattati da nessuno dopo dieci giorni li aspetta un’orribile morte con un’iniezione letale o la camera a gas tuttavia, la maggior parte di loro, non arriva al giorno della soppressione, muore prima di malattie, mancanza d'igiene, fame, sete, perché in quei giorni a loro viene negato tutto.
Spesso i cuccioli sono sbattuti con adulti molto più grandi e vengono sbranati dai loro compagni affamati. “È una vera carneficina legalizzata. Tutti lo sanno, nessuno fa niente – recita una nota dell’Enpa - Lo scorso anno 6 tonnellate di cadaveri tra cani e gatti solo a Madrid.Tutte soppressioni legali, incentivate dalle amministrazioni locali. Sappiamo che la Comunità Europea riceve frequentissime denunce a proposito ma finora le risposte mancano.
Le Corride: Sorprendentemente, nel XXI secolo, la corrida è praticata ancora in molti paesi del mondo, per la vergogna di tutti coloro che dicono che viviamo in un mondo evoluto e civile. Questi spettacoli barbari altro non sono che reminiscenze del lontano Medioevo. Tuttavia, questi spettacoli continuano ancora ad esistere grazie a potenti lobby che le appoggiano. Tali lobby mantengono questo business sanguinario per puro lucro, al costo della tortura, sofferenza e morte degli animali. Esse ricevono l'appoggio dei governi nazionali e delle amministrazioni locali, ricevono finanziamenti da imprese desiderose di promuovere il proprio marchio per attribuirgli un "sapore culturale", e hanno l'appoggio dei mezzi d'informazione e delle riviste mondane a cui piace mostrare le immagini degli eroi della corrida, senza tenere in minima considerazione la sofferenza inflitta agli animali.
Nonostante negli ultimi anni ci sia stato un aumento di consapevolezza sul problema da parte del pubblico, questa minoranza continua ad arricchirsi torturando tori e cavalli. Sono ben noti i suoi tentativi di esportare questo sporco business sanguinario in altri paesi. Le corride di beneficenza per raccogliere fondi per i bambini del terzo mondo, per la ricerca sul cancro, ecc., sono altri tentativi appariscenti per divulgare questo "sport" e dargli una parvenza di rispettabilità.
Come se ciò non bastasse, perfino la Chiesa Cattolica non condanna questi spettacoli, al contrario, è consuetudine che le corride siano fatte in "onore" dei santi, con l'approvazione del clero. Non esiste alcuna giustificazione morale per rifiutarsi di prendere in considerazione la sofferenza di un essere vivente, sia esso umano o non umano.
Gli animali sono esseri senzienti che provano gioia, felicità, paura e dolore, proprio come gli esseri umani. Non abbiamo alcun diritto di farli soffrire per il nostro "divertimento". Se qualunque tortura inflitta ad un animale merita di essere condannata, le corride sono il peggior tipo di tortura perché sono fatte in nome dell'intrattenimento. Dobbiamo smetterla di torturare gli animali e dobbiamo fermare per sempre questi spettacoli di brutalità e violenza.
12 tappe e 2200 km da percorrere tra Italia, Francia e Spagna. Attraversando Alpi e Pirenei fino ad arrivare a Siviglia.
Non abbiamo molte possibilità di cambiare il mondo , e la nostra civiltà, ma crediamo che ognuno nel suo piccolo possa fare la sua parte. L'importante è credere in ciò che facciamo, mettere le nostre forze insieme per combattere ciò che è sbagliato.
Pedaleremo, ininterrottamente, nella speranza che le associazioni animaliste Spagnole ci diano il loro sostegno, organizzando manifestazioni e Sit In, attendendo il nostro arrivo d'innanzi alle Perreras....e perchè no magari al ritorno potremmo riportarci a casa qualche cucciolone da far adottare, sottraendolo a morte certa.
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Cosa Avviene nelle Perreras: Che gli animali in Spagna non abbiano vita facile più o meno lo sanno tutti, ma sono pochissimi gli Italiani che sono a conoscenza di cosa accade agli animali abbandonati spagnoli. In questo Paese i cani e gatti randagi vengono catturati e rinchiusi nelle famose perreras, veri e propri lager sovraffollati e sudici. Se non vengono reclamati o riscattati da nessuno dopo dieci giorni li aspetta un’orribile morte con un’iniezione letale o la camera a gas tuttavia, la maggior parte di loro, non arriva al giorno della soppressione, muore prima di malattie, mancanza d'igiene, fame, sete, perché in quei giorni a loro viene negato tutto.
Spesso i cuccioli sono sbattuti con adulti molto più grandi e vengono sbranati dai loro compagni affamati. “È una vera carneficina legalizzata. Tutti lo sanno, nessuno fa niente – recita una nota dell’Enpa - Lo scorso anno 6 tonnellate di cadaveri tra cani e gatti solo a Madrid.Tutte soppressioni legali, incentivate dalle amministrazioni locali. Sappiamo che la Comunità Europea riceve frequentissime denunce a proposito ma finora le risposte mancano.
Le Corride: Sorprendentemente, nel XXI secolo, la corrida è praticata ancora in molti paesi del mondo, per la vergogna di tutti coloro che dicono che viviamo in un mondo evoluto e civile. Questi spettacoli barbari altro non sono che reminiscenze del lontano Medioevo. Tuttavia, questi spettacoli continuano ancora ad esistere grazie a potenti lobby che le appoggiano. Tali lobby mantengono questo business sanguinario per puro lucro, al costo della tortura, sofferenza e morte degli animali. Esse ricevono l'appoggio dei governi nazionali e delle amministrazioni locali, ricevono finanziamenti da imprese desiderose di promuovere il proprio marchio per attribuirgli un "sapore culturale", e hanno l'appoggio dei mezzi d'informazione e delle riviste mondane a cui piace mostrare le immagini degli eroi della corrida, senza tenere in minima considerazione la sofferenza inflitta agli animali.
Nonostante negli ultimi anni ci sia stato un aumento di consapevolezza sul problema da parte del pubblico, questa minoranza continua ad arricchirsi torturando tori e cavalli. Sono ben noti i suoi tentativi di esportare questo sporco business sanguinario in altri paesi. Le corride di beneficenza per raccogliere fondi per i bambini del terzo mondo, per la ricerca sul cancro, ecc., sono altri tentativi appariscenti per divulgare questo "sport" e dargli una parvenza di rispettabilità.
Come se ciò non bastasse, perfino la Chiesa Cattolica non condanna questi spettacoli, al contrario, è consuetudine che le corride siano fatte in "onore" dei santi, con l'approvazione del clero. Non esiste alcuna giustificazione morale per rifiutarsi di prendere in considerazione la sofferenza di un essere vivente, sia esso umano o non umano.
Gli animali sono esseri senzienti che provano gioia, felicità, paura e dolore, proprio come gli esseri umani. Non abbiamo alcun diritto di farli soffrire per il nostro "divertimento". Se qualunque tortura inflitta ad un animale merita di essere condannata, le corride sono il peggior tipo di tortura perché sono fatte in nome dell'intrattenimento. Dobbiamo smetterla di torturare gli animali e dobbiamo fermare per sempre questi spettacoli di brutalità e violenza.
Bellissimo! Grazie mille!
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