Se non si trattasse della spesa di diversi milioni di euro pubblici, ci sarebbe da ridere del disperato tentativo del Partito Democratico che, dopo l’indizione ufficiale della consultazione referendaria – fissata al 3 di giugno – propone in consiglio regionale una mozione per il ritiro delle proposte di legge sulla caccia in discussione in Commissione e l’impegno, da parte del consiglio stesso, a “superare” le richieste del Comitato Referendario con un nuovo testo che le rimetta in discussione.
Ora: il gruppo del PD è stato ampiamente presente alle sedute di Commissione in cui le modifiche alla legge sulla caccia sono state discusse per svariate settimane. Come gruppo consiliare 5 stelle, da verbale delle sedute, abbiamo reiterato più volte la proposta alla Giunta e alla maggioranza, ma anche ai gruppi di minoranza diversamente concordi nella liberalizzazione della caccia, come il Partito Democratico, all’accoglimento sostanziale – come da sentenza della Corte d’Appello di Torino – dei quesiti come unico modo per il superamento della consultazione. Parole al vento!
Non accettiamo dunque che si assuma questa posizione fintamente virtuosa a posteriori, scandalizzandosi per la grossa spesa, che noi tutti conosciamo, senza aver mai voluto accettare le sole e semplici modalità per evitarla!
Per questo la nostra proposta primaria rimane sempre la celere votazione positiva alla proposta di legge da noi sottoscritta – che ricalca le richieste del Comitato referendario – o, in alternativa il voto referendario, con l’impegno formale dei gruppi che doppiamente fruiscono di soldi pubblici (recependo rimborsi elettorali e risorse per le spese di funzionamento) a rinunciare a quote degli stessi fino a copertura dell’intera spesa determinata dalla consultazione referendaria!
All’uopo abbiamo presentato un ordine del giorno (LINK) e non prevediamo l’appoggio di nessun’altra strumentale, ipocrita e tardiva alternativa!
Gruppo consiliare regionale MoVimento 5 Stelle http://www.movimentopiemonte.it/
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Stara: subito in Aula il testo della Proposta di legge che recepisce i quesiti referendari
Con un Ordine del Giorno Stara lancia ancora un Appello alle forze politiche presenti in Consiglio Regionale affinchè l’Aula approvi in tempo utile una delle Proposte di legge la n. 137 (Buquicchio) o la n. 139 (Lupi) ferme in III^ Commissione che modificano la legge vigente, n. 70 ed accolgono pienamente i quesiti referendari.
Con l’Odg presentato oggi in Consiglio Regionale, il consigliere Andrea Stara, Gruppo Insieme per Bresso vuole fare chiarezza sulla responsabilità di spesa dei 22 milioni di euro per sostenere i costi del referendum. “Sono consapevole che è un ultimo tentativo, quasi fuori tempo massimo”.
Lo fa chiedendo a tutte le forze politiche di compiere un atto di responsabilità e di rispetto verso i contribuenti e la collettività piemontese e, impegna il Presidente del Consiglio Regionale a riservare una corsia preferenziale affinchè uno dei due provvedimenti, n° 137 (Buquicchio) o n° 139 (Lupi), venga richiamato in Aula ed approvato in tempi utili per evitare il referendum. Entrambi prevedono l’accoglimento di tutti i quesiti referendari nel rispetto della volontà popolare espressa dai firmatari. “Sono passati mesi in III commissione – ricorda ancora Stara – dove abbiamo chiesto ripetutamente, ma inutilmente, al Presidente della Commissione Vignale e all’assessore Sacchetto di recepire i quesiti referendari nel testo della legge vigente. Ma la lobby dei cacciatori ancora una volta ha avuto la meglio. In Commissione sta andando avanti un testo di legge approvato da Pdl e Lega via via sempre più permissivo sulla caccia”.
Andrea Stara – Gruppo consigliare Insieme per Bresso www.andreastara.it
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