Si pensava che questo budello di lava non ospitasse forme di vita autoctone, ma invece è stato trovato questo singolarissimo abitante lungo o tra i 10 e i 20 millimetri e che appartiene alla classe Remipedia, crostacei che vivono solo nelle grotte e solitamente privi di occhi ed ermafroditi.Lo Speleonectes atlantida è simile ai suoi parenti e si è adattato alla vita in questo buio tunnel grazie alle lunghe antenne che gli spuntano dalla testa e ai molti "peli" lungo il corpo che servono da sensori per spostarsi e trovare cibo in un ambiente estremo e con prede limitate.Il crostaceo del tunnel è dotato di possenti mascelle ed arti uncinati che gli servono a catturare ben 16 altre specie animali che frequentano la caverna di lava e che possono essere anche 2 volte più grandi di lui/lei, ma questi crostacei sono anche filtratori e scavatori, quindi in grado di utilizzare una vasta varietà di alimenti, un'adattabilità che ha permesso la loro sopravvivenza ed adattamento a questo ambiente sottomarino estremo.Le diverse specie di remipedi, circa una ventina, vivono in caverne marine dei Caraibi, e gli scienziati pensano che le due specie presenti alle Canarie siano reliquie viventi di un passato molto lontano, rimate isolate in queste isola vulcaniche dalla deriva delle placche continentali.Su Live science Koenemann spiega che «La prima specie riconosciuta nel tunnel, speleonectes ondinae, è stata considerata come un isolato relitto che si è separato dalla sua principale area di distribuzione nei Caraibi moltissimo tempo fa, presumibilmente più di 200 milioni di anni fa» Lo speleonectes atlantida sembra invece uno dei tanti singolari "giovani" frutti che l'evoluzione semina nel pianeta occupando anche le più improbabili e "invivibili" nicchie. (da Greenreport.it )
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