Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) chiede alla Commissione
europea di fermare le lotterie che hanno come premi finali il diritto di
sparare ad animali selvatici nella Provincia autonoma di Trento.
“Iniziativa
di pessimo gusto e in violazione delle direttive Ue Uccelli e Habitat”
“La messa in palio di vite di animali
selvatici nella Provincia autonoma di Trento tramite lotterie aperte è una
pratica incivile, eticamente riprovevole e contraria al principio generale di
conservazione della fauna e degli uccelli selvatici stabilito dalle direttive
europee Habitat e Uccelli”. Lo dice Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, con
un'interrogazione parlamentare con la quale chiede l'intervento della
Commissione europea in ragione della violazione delle due direttive
comunitarie. “Dalle coppe e medaglie si è passati alle fucilate. Ricordo
alle autorità trentine che non siamo nel Far West bensì nell'Italia del XXI
secolo”.
Zanoni, che al Parlamento europeo
è anche vice presidente dell'intergruppo Benessere degli Animali, porta in
questo modo in Europa le denunce di associazioni come LAC, LIPU, LAV, Movimento
Vegetariano NO alla Caccia ed ENPA di Trento che nei mesi scorsi hanno
presentato una serie di esposti alle competenti autorità di controllo su una
serie di lotterie a pagamento aperte a
tutti i cittadini e aventi in palio la possibilità di uccidere animali
appartenenti alla locale fauna selvatica. “Tra i premi in palio, l'uccisione
di un capriolo maschio a Caldonazzo (TN), un capriolo femmina, quattro beccacce
e quattro lepri a Ronzo Chienis (TN), un camoscio a Stenico (TN), un cinghiale
in una riserva dell'Umbria, un camoscio adulto e una capriolo femmina a Rumo
(TN) – spiega Zanoni – Una lista di morte compilata dalle autorità
trentine con il sorriso gioviale di chi assegna un premio a un bambino”.
L'Eurodeputato aggiunge che “a queste lotterie possono concorrere anche
persone non aventi i normali requisiti di legge per cacciare e che quindi non
possiedono le conoscenze utili per riconoscere queste specie ed utilizzare
propriamente le relative armi”.
Zanoni ritiene che “oltre ad
un'iniziativa di pessimo gusto”, ci troviamo di fronte ad “una violazione
della direttiva Ue Uccelli (147/2009/CE) che vieta la vendita di uccelli
selvatici e della direttiva Habitat (92/43/CEE) che tutela in via generale la
fauna selvatica tra cui i mammiferi”. “Mi auguro che la Provincia
autonoma di Trento faccia marcia indietro prima che ad imporlo sia l'Europa”, conclude l'Eurodeputato.
Ufficio
Stampa On. Andrea Zanoni Email stampa@andreazanoni.it www.andreazanoni.it
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