martedì 22 maggio 2012

A Trento si vincono fucilate ad animali, interrogazione in Europa


Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) chiede alla Commissione europea di fermare le lotterie che hanno come premi finali il diritto di sparare ad animali selvatici nella Provincia autonoma di Trento. 
Iniziativa di pessimo gusto e in violazione delle direttive Ue Uccelli e Habitat


La messa in palio di vite di animali selvatici nella Provincia autonoma di Trento tramite lotterie aperte è una pratica incivile, eticamente riprovevole e contraria al principio generale di conservazione della fauna e degli uccelli selvatici stabilito dalle direttive europee Habitat e Uccelli”. Lo dice Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, con un'interrogazione parlamentare con la quale chiede l'intervento della Commissione europea in ragione della violazione delle due direttive comunitarie. “Dalle coppe e medaglie si è passati alle fucilate. Ricordo alle autorità trentine che non siamo nel Far West bensì nell'Italia del XXI secolo”.

Zanoni, che al Parlamento europeo è anche vice presidente dell'intergruppo Benessere degli Animali, porta in questo modo in Europa le denunce di associazioni come LAC, LIPU, LAV, Movimento Vegetariano NO alla Caccia ed ENPA di Trento che nei mesi scorsi hanno presentato una serie di esposti alle competenti autorità di controllo su una serie di  lotterie a pagamento aperte a tutti i cittadini e aventi in palio la possibilità di uccidere animali appartenenti alla locale fauna selvatica. “Tra i premi in palio, l'uccisione di un capriolo maschio a Caldonazzo (TN), un capriolo femmina, quattro beccacce e quattro lepri a Ronzo Chienis (TN), un camoscio a Stenico (TN), un cinghiale in una riserva dell'Umbria, un camoscio adulto e una capriolo femmina a Rumo (TN) – spiega Zanoni – Una lista di morte compilata dalle autorità trentine con il sorriso gioviale di chi assegna un premio a un bambino”. L'Eurodeputato aggiunge che “a queste lotterie possono concorrere anche persone non aventi i normali requisiti di legge per cacciare e che quindi non possiedono le conoscenze utili per riconoscere queste specie ed utilizzare propriamente le relative armi”.

Zanoni ritiene che “oltre ad un'iniziativa di pessimo gusto”, ci troviamo di fronte ad “una violazione della direttiva Ue Uccelli (147/2009/CE) che vieta la vendita di uccelli selvatici e della direttiva Habitat (92/43/CEE) che tutela in via generale la fauna selvatica tra cui i mammiferi”. “Mi auguro che la Provincia autonoma di Trento faccia marcia indietro prima che ad imporlo sia l'Europa”,  conclude l'Eurodeputato.
  
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