Una commissione di biologi ha stilato la lista degli esseri viventi più interessanti scoperti nel 2009. Tra i finalisti il verme bombardiere e il pesciolino d'acqua dolce con le zanne. Ognuno di loro ha qualcosa di unico che deve essere tutelato
di Giulia Belardelli
Biologi e naturalisti le hanno scoperte da un capo all'altro del mondo, dall'Africa alle Filippine, dagli Stati Uniti all'Uruguay. Della squadra fanno parte esemplari sorprendenti, dotati dei più ingegnosi stratagemmi per aggirare le prede, darla in barba ai predatori o fondersi con l'ambiente. Sono le dieci specie "top" del 2010 secondo l'International Institute for Species Exploration 1 della Arizona State University 2, istituzione impegnata nella classificazione di nuove specie e nella tutela della biodiversità.
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La competizione di quest'anno si è svolta tra le migliaia di nuove specie descritte nel
Tra le specie in cima alla classifica c'è
Restando nel regno dei pesci, si incontra il Gymnotus Omarorum, pesce coltello a bande, nome di battaglia Omar. Si tratta di un pesce elettrico dell'Uruguay a lungo scambiato per un suo simile e utilizzato dagli scienziati locali per indagare la fisiologia degli organi elettrici e l'elettro-comunicazione. Il nome lo deve a Omar Macadar e Omar Trujillo, pionieri negli studi anatomici e di elettrogenesi nei ginmoti.
Per la categoria "spugne killer", il comitato ha accordato la vittoria alla Chondrocladia (Meliiderma) Turbiformis, spugna della famiglia Cladorhizidae che si trova nelle profondità di Chatham Rise, in Nuova Zelanda. Il suo merito è quello di contraddistinguersi per la forma affusolata e un insolito tipo di spicola - una struttura microscopica presente nell'endoscheletro delle spugne. Sempre dagli abissi, ma questa volta californiani, viene un altro finalista: il "verme bombardiere", più scientificamente noto come Swima Bombiviridis. Se si sente in pericolo, è in grado di rilasciare delle "bombe" luminose che rimangono accese per diversi secondi grazie a una sostanza bioluminescente di colore verde. Dalla Thailandia viene invece l'Aiteng Ater, il lumacone di mare che si nutre di insetti. La cosa è abbastanza insolita, visto che la maggior parte dei sacoglossi - un sottordine di molluschi - mangia alghe o, in alcuni casi, uova di gasteropodi.
Abbandonando il mare, nella top ten compare innanzitutto un ragno: il Nephila Komaci, detto anche "ragno dall'occhio dorato", presente in Madagascar. Appartiene alla famiglia delle Nephilidae e si tratta del primo esemplare descritto dal 1897. I ragni di questa famiglia sono famosi per tessere le reti più grandi mai osservate in natura (oltre un metro di diametro). Secondo i ricercatori, il nuovo classificato potrebbe battere il record.
E' poi la volta del Phallus Drewesii, fungo della famiglia delle Phallaceae trovato nel Parco Nazionale di Obo, nel piccolo stato africano di São Tomé. La particolarità di questo fungo, lungo circa
"In uno scenario in cui la biodiversità è sempre più compromessa, è importante far capire anche ai non addetti al settore quanta ricchezza rischiamo di perdere", ha detto Quentin Wheeler, direttore dell'International Institute for Species Exploration. "Per l'uomo, passare in rassegna le nuove specie presenti in natura e le loro caratteristiche spesso uniche è un modo per capire sempre più a fondo la storia della vita". Basti pensare che solo nel 2008 - l'anno più recente per il quale si possiedono dati completi - sono state descritte a livello globale ben 18.225 nuove specie viventi e 2.140 specie fossili. Da quando Linnaeus iniziò la sua opera di catalogazione, le voci sono diventate più di un milione 800 mila. La comunità scientifica continua a interrogarsi su quante specie popolino
(da La Repubblica 25 maggio 2010)
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