giovedì 26 luglio 2012

SOS Green Hill: modulo richiesta affido


DA VENERDI' 27 luglio i beagle sono disponibili. Tel GIOVANNI PORTA  331 5824244

Per richiedere l'affidamento dei cani beagle detenuti nell'allevamento lager Green Hill di Montichiari (BS) compila con attenzione il modulo che segue.

Ci teniamo a darti alcune informazioni importanti prima della compilazione del modulo: 

I beagle di Green Hill sono nati e cresciuti in gabbia, non sanno cosa vuol dire una vita "normale". Hanno conosciuto solo la luce artificiale, l'abbaiare dei propri simili, i rumori meccanici dell'allevamento.
Sono cani docili ma dal passato e presente determinanti sul loro carattere e sul loro comportamento.
E' importante che tu sia consapevole di richiedere l'affido di un cane che deve conoscere e imparare tutto della sua nuova vita e che l'adattamento potrà essere difficile e lungo e potrà essere necessario un percorso di recupero comportamentale.

Cosa chiediamo:
la possibilità di affidare più cani alla stessa famiglia;
la residenza nel centro-nord, per limitare al massimo lo stress del trasporto;
nel caso di presenza di altri animali, che siano vaccinati, sterilizzati e docili con i cani.

Ti ricordiamo che i beagle verranno dati in affido temporaneo fino a altre disposizioni della Magistratura.
Una volta inviato il modulo saremo a contattarvi: vi chiediamo di avere pazienza, le richieste di affido sono moltissime , una vera gara di solidarietà!

Leggi il contratto di affido che ti verrà richiesto di firmare.
Il modulo va compilato solo una volta, o sul sito di Legambiente o sul sito della LAV. Non duplicare la richiesta.

lunedì 23 luglio 2012

Green Hill, firmato il decreto. I 2700 beagle affidati a Lav e Legambiente



Saranno le due associazioni ad occuparsi della cura dei beagle di Green Hill, l’allevamento di Montichiari sotto sequestro da mercoledì scorso nell’ambito di un’inchiesta per maltrattamento di animali. 

Dopo mesi di battaglie degli animalisti, blitz nel tentativo di salvare i cuccioli dell’allevamento di Montichiari e il recente sequestro della struttura per maltrattamenti, i beagle di Green Hill possono trovare finalmente una casa e allontanarsi così per sempre dal “canile degli orrori”. La procura di Brescia ha infatti firmato il decreto col quale si autorizza l’affidamento provvisorio dei 2700 cani dell’azienda di Montichiari: i cuccioli saranno affidati a Legambiente e Lav, della cura dei beagle si occuperanno dunque le due associazioni. “In queste ore, le associazioni cui è stata affidata la custodia giudiziaria dei beagle di Green Hill si stanno muovendo per trovare strutture alternative idonee a ospitare i cani”, questa la conferma del commissario capo del Corpo forestale di Brescia, Giuseppe Tedeschi.

Presto i beagle avranno una casa - Green Hill, dunque, non potrà più ospitare altri cani e tra qualche giorno, secondo quanto reso noto da Tedeschi, i cani potranno essere consegnati nelle mani delle associazioni. Lav e Legambiente avranno la tutela dei cuccioli finché non sarà emesso il decreto di dissequestro. I beagle restano dunque sotto sequestro probatorio e non potranno essere né affidati, né adottati. Intanto proseguono le indagini per verificare le condizioni dei cani allevati nella struttura del bresciano: sono stati disposti degli accertamenti anche sulle cento carcasse trovate nelle celle frigorifere del canile.

Leggi anche:


* da:    www.fanpage.it ,    23 luglio 2012

giovedì 12 luglio 2012

Mamma di elefante salva cucciolo in pericolo






di Simona Falasca *

Non c'è niente di più forte e motivante che l'istinto materno. Soprattutto quando in ballo c'è la sicurezza del proprio cucciolo. Nell'uomo come negli animali. E queste foto che ritraggono una mamma di elefante che aiuta il suo piccolo ad uscire da una situazione di pericolo ne rappresenta un ulteriore esempio.
Diffuse da Rex USAqueste immagini immortalate da Marina Cano stupiscono e commuovono, raccontando scatto, dopo scatto, la prontezza di una mamma e la sua forza nell'aiutare il piccolo elefantino caduto in un abbeveratoio che tutto il branco di elefanti stava attraversando. 

"Ho visto il cucciolo di elefante più grande e la madre attraversare il canale senza problemi. Ma il più giovane ha iniziato a scivolare a causa del fango" - racconta la Cano a Rex USA - il piccolo elefantino non è riuscito a scalare il fosso scivoloso e ha cominciato a scivolare verso il basso. E' in quel momento che la mamma è entrata in azione"
"E' stato incredibile vedere la mamma elefante nel fango prendere il suo bambino con la proboscide. E' stato questione di secondi perché se non fosse intervenuta il cucciolo sarebbe caduto molto più in profondità"-
Anche la mandria di elefanti che li precedeva si è fermata ad aspettare. 
"E' stato magico vedere quello che sembrava il comportamento umano - una madre che aiuta il suo bambino - E' stata una scena mozzafiato e mi sono sentita onorata" ha concluso la fotografa.
Come darle torto? Il solo vederla in foto c'ha fatto lo stesso effetto, non è così? 

*  da www.greenme.it  -  10 luglio 2012

giovedì 5 luglio 2012

Torino – Siviglia, 11- 22 Agosto 2012-2200 Km in bici


Contro la crudeltà verso gli animali : le perreras in Spagna, e le atrocità della corrida

12 tappe e 2200 km da percorrere tra Italia, Francia e Spagna. Attraversando Alpi e Pirenei fino ad arrivare a Siviglia

Non abbiamo molte possibilità di cambiare il mondo , e la nostra civiltà, ma crediamo che ognuno nel suo piccolo possa fare la sua parte. L'importante è credere in ciò che facciamo, mettere le nostre forze insieme per combattere ciò che è sbagliato.  



Pedaleremo, ininterrottamente, nella speranza che le associazioni animaliste Spagnole ci diano il loro sostegno, organizzando manifestazioni e Sit In, attendendo il nostro arrivo d'innanzi alle Perreras....e perchè no magari al ritorno potremmo riportarci a casa qualche cucciolone da far adottare, sottraendolo a morte certa.


                                               Seguici:   

                                                  http://www.bikeforpets.com/  

Cosa Avviene nelle Perreras: Che gli animali in Spagna non abbiano vita facile più o meno lo sanno tutti, ma sono pochissimi gli Italiani che sono a conoscenza di cosa accade agli animali abbandonati spagnoli. In questo Paese i cani e gatti randagi vengono catturati e rinchiusi nelle famose perreras, veri e propri lager sovraffollati e sudici. Se non vengono reclamati o riscattati da nessuno dopo dieci giorni li aspetta un’orribile morte con un’iniezione letale o la camera a gas tuttavia, la maggior parte di loro, non arriva al giorno della soppressione, muore prima di malattie, mancanza d'igiene, fame, sete, perché in quei giorni a loro viene negato tutto. 


Spesso i cuccioli sono sbattuti con adulti molto più grandi e vengono sbranati dai loro compagni affamati. “È una vera carneficina legalizzata. Tutti lo sanno, nessuno fa niente – recita una nota dell’Enpa - Lo scorso anno 6 tonnellate di cadaveri tra cani e gatti solo a Madrid.Tutte soppressioni legali, incentivate dalle amministrazioni locali. Sappiamo che la Comunità Europea riceve frequentissime denunce a proposito ma finora le risposte mancano.

Le Corride: Sorprendentemente, nel XXI secolo, la corrida è praticata ancora in molti paesi del mondo, per la vergogna di tutti coloro che dicono che viviamo in un mondo evoluto e civile. Questi spettacoli barbari altro non sono che reminiscenze del lontano Medioevo.  Tuttavia, questi spettacoli continuano ancora ad esistere grazie a potenti lobby che le appoggiano. Tali lobby mantengono questo business sanguinario per puro lucro, al costo della tortura, sofferenza e morte degli animali. Esse ricevono l'appoggio dei governi nazionali e delle amministrazioni locali, ricevono finanziamenti da imprese desiderose di promuovere il proprio marchio per attribuirgli un "sapore culturale", e hanno l'appoggio dei mezzi d'informazione e delle riviste mondane a cui piace mostrare le immagini degli eroi della corrida, senza tenere in minima considerazione la sofferenza inflitta agli animali.


 Nonostante negli ultimi anni ci sia stato un aumento di consapevolezza sul problema da parte del pubblico, questa minoranza continua ad arricchirsi torturando tori e cavalli. Sono ben noti i suoi tentativi di esportare questo sporco business sanguinario in altri paesi. Le corride di beneficenza per raccogliere fondi per i bambini del terzo mondo, per la ricerca sul cancro, ecc., sono altri tentativi appariscenti per divulgare questo "sport" e dargli una parvenza di rispettabilità. 
Come se ciò non bastasse, perfino la Chiesa Cattolica non condanna questi spettacoli, al contrario, è consuetudine che le corride siano fatte in "onore" dei santi, con l'approvazione del clero. Non esiste alcuna giustificazione morale per rifiutarsi di prendere in considerazione la sofferenza di un essere vivente, sia esso umano o non umano.

Gli animali sono esseri senzienti che provano gioia, felicità, paura e dolore, proprio come gli esseri umani. Non abbiamo alcun diritto di farli soffrire per il nostro "divertimento". Se qualunque tortura inflitta ad un animale merita di essere condannata, le corride sono il peggior tipo di tortura perché sono fatte in nome dell'intrattenimento. Dobbiamo smetterla di torturare gli animali e dobbiamo fermare per sempre questi spettacoli di brutalità e violenza.  

lunedì 2 luglio 2012

Diminuisce il consumo di carne. Ma non in Cina


di Fabio Balocco *
 
 “Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti”.
Si potrebbe adottare questa frase tratta dalla magnifica “Canzone del maggio” di De André per tutti coloro che mangiano carne fingendo di non sapere in quali condizioni vengono tenuti gli animali nei grandi allevamenti. Dovremmo anche cambiare il detto “una vita da cani”, in “una vita da maiali” o “una vita da mucche”. Non conosco cani tenuti in queste condizioni, neanche nei canili.
In compenso su internet circolano diversi documentari che testimoniano le pazzesche condizioni di vita o meglio di non-vita in cui vengono tenuti gli animali definiti “da macello”, espressione che è già di per sé programmatica. E ben si può affermare che la morte per loro sia solo una liberazione. “C’è una sola cosa peggiore del morire: il non vivere”.

Se poi non ci concentriamo sul nostro orticello, ma diamo uno sguardo al mondo, allora ci accorgiamo che le cose non vanno poi tanto bene, anzi, c’è da rabbrividire.

Nel 1978 il consumo di carne in Cina era di 8 milioni di tonnellate, un terzo di quello statunitense, che era di 24 milioni di tonnellate. Nel 1992 la Cina ha sorpassato gli Stati Uniti come paese leader nel consumo di carne a livello mondiale. Oggi il consumo annuale di 71 milioni di tonnellate in Cina è più del doppio di quello degli Stati Uniti. Del consumo di carne cinese i tre quarti sono costituiti da carne di maiale e metà della popolazione mondiale di maiali da allevamento, circa 476 milioni di individui, si trova oggi in Cina.
La carne come simbolo, come cartina a tornasole del raggiunto benessere, esattamente come avveniva nell’Italia del boom economico. Corsi e ricorsi storici. Peccato che l’orbe terracqueo rispetto agli anni sessanta dello scorso secolo stia molto, ma molto peggio. E la carne sia insostenibile, oltre che sotto l’aspetto etico, altresì sotto quello ambientale.

Ti potrebbero interessare anche

* dal blog su ilfattoquotidiano.it