venerdì 28 agosto 2009

E’ nata l’Alleanza per salvare gli anfibi

E' nata l'Amphibian survival alliance, una coalizione tra gli specialisti e le maggiori associazioni ed istituzioni che vogliono salvare le specie di anfibi dall'estinzione, messe in pericolo dai cambiamenti climatici e dai funghi parassiti che hanno invaso i loro delicatissimi habitat. Una specie su 3 delle 6.000 che riuniscono gli anfibi del pianeta è a rischio estinzione e James Collins, co-presidente dell'Amphibian specialist group dell'Iucn spiega che «Gli anfibi del mondo sono davanti ad una difficile lotta per la sopravvivenza. Le malattie infettive, la perdita di habitat, il cambiamento climatico, le specie introdotte, il consumo commerciale e l'inquinamento mettono a rischio la sopravvivenza degli anfibi. Sul lungo periodo, le peggiori minacce per gli anfibi sono le malattie infettive e la distruzione degli habitat. E' per questo che l'Alleanza si concentra in particolare su questi problemi».L'Alliance, proposta per la prima volta la scorsa settimana al primo Amphibian mini summit, alla Zoological society of London , riunisce gli specialisti che lavorano negli zoo, acquari, giardini botanici e musei come quello di scienze naturali di Torino…
«Gli anfibi hanno tanto da offrire agli esseri umani - dice Simon Stuart, presidente della Species survival commission dell'Iucn ed organizzatore dell'Amphibian mini-Summit - Molti hanno a disposizione un arsenale di elementi immagazzinati nella loro pelle che potenzialmente possono risolvere una moltitudine di malattie umane».L'alleanza lavorerà con partner privati e pubblici per mettere in campo un Piano d'azione per la conservazione degli anfibi e per far meglio conoscere questi animali all'opinione pubblica mondiale nel 2010, l'anno internazionale della biodiversità.

Hanno già aderito all'Amphibian survival alliance: Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino; Alliance for Zero Extinction; Amphibian Ark; Arizona State University; Chester Zoo North of England Zoological Society; Chicago Zoological Society; Conservation International; Deutsche Gesellschaft für Herpetologie und Terrarienkunde (DGHT); Frankfurt Zoological Society; Iucn; James Cook University; Oro Verde Foundation for the Conservation of Tropical Forests; Partners in Amphibian and Reptile Conservation; Smithsonian Institution; Society for Tropical Ecology - gto; The Prince's Rainforests Project; University of Maryland; Washington State University; World Association of Zoos and Aquariums; Zoo Atlanta; Zoological Society of London; Zoologischer Garten Frankfurt
(da www.greenreport.it)

Le scimmie di Vodafone

Su Netlog il gruppo di AGIRE ORA invita a boicottare Vodafone fino a quando non smetterà di finanziare l’Università di Oxford.
Secondo AGIRE ORA ”l’Università di Oxford è attualmente impegnata nel tentativo di costruire un nuovo laboratorio di sperimentazione animale a soli 5 minuti di strada dal centro storico di Oxford. Dietro la bellissima facciata storica di questo luogo di studio accademico, migliaia di animali hanno sofferto e sono morti nei laboratori dell’università, vittime di una frode scientifica e dell’arroganza accademica. Migliaia di altri sono destinati a morire tra le mura della nuova sede di tortura. ..In alcuni progetti durati mesi o addirittura anni, gruppi di scimmie si sono viste trapanare il cranio, hanno subito danni al cervello con agenti chimici, e sono state usate per altri tipi di test. Alcune scimmie sono state imprigionate e torturate per 15 anni di fila prima di essere uccise. Molti degli esperimenti in questione implicano notevoli sofferenze e traumi tra cui immobilizzazione, vomito, diarrea, tremori e movimenti del corpo incontrollabili… info: http://it.netlog.com/clan/AgisciOra

giovedì 27 agosto 2009

Scoperto un nuovo crostaceo nel tunnel di Atlantide

Una specie fino ad ora sconosciuta di crostacei privi di occhi, che i ricercatori hanno chiamato Speleonectes atlantida è stata scoperta all'interno del tunnel Atlantida, il più lungo "tubo" naturale sottomarino conosciuto al mondo che si trova a Lanzarote, nelle isole Canarie, al largo della costa occidentale nordafricana. Secondo gli scienziati la scoperta avrebbe interessanti implicazioni per capire l'evoluzione di un antico gruppo di crostacei che saranno descritte dettagliatamente nel numero di Marine biodiversity che uscirà a settembre. La spedizione sottomarina a Lanzarote è stata particolarmente fruttuosa, visto che gli speleologi subacquei si sono imbattuti anche in due specie di anellidi finora sconosciute. Il tunnel di lava solidificata in cui vive il crostaceo è lungo 1.500 metri e si è formato circa 20.000 anni fa, quando nell'isola di Lanzarote esplose il vulcano Monte Corona e la roccia fusa scorreva dalla terra verso il mare. Su Live Science, che ha pubblicato le prime anticipazioni della scoperta, Stefan Koenemann, un ricercatore dell'università di medicina veterinaria di Hannover, in Germania, spiega che «Il tunnel si è formato perché la lava in superficie raffredda più velocemente e solidifica rispetto al centro del flusso. Attualmente, non ci sono vulcani attivi a Lanzarote. L'ultima eruzione ha avuto luogo nel XVIII secolo».

Si pensava che questo budello di lava non ospitasse forme di vita autoctone, ma invece è stato trovato questo singolarissimo abitante lungo o tra i 10 e i 20 millimetri e che appartiene alla classe Remipedia, crostacei che vivono solo nelle grotte e solitamente privi di occhi ed ermafroditi.Lo Speleonectes atlantida è simile ai suoi parenti e si è adattato alla vita in questo buio tunnel grazie alle lunghe antenne che gli spuntano dalla testa e ai molti "peli" lungo il corpo che servono da sensori per spostarsi e trovare cibo in un ambiente estremo e con prede limitate.Il crostaceo del tunnel è dotato di possenti mascelle ed arti uncinati che gli servono a catturare ben 16 altre specie animali che frequentano la caverna di lava e che possono essere anche 2 volte più grandi di lui/lei, ma questi crostacei sono anche filtratori e scavatori, quindi in grado di utilizzare una vasta varietà di alimenti, un'adattabilità che ha permesso la loro sopravvivenza ed adattamento a questo ambiente sottomarino estremo.Le diverse specie di remipedi, circa una ventina, vivono in caverne marine dei Caraibi, e gli scienziati pensano che le due specie presenti alle Canarie siano reliquie viventi di un passato molto lontano, rimate isolate in queste isola vulcaniche dalla deriva delle placche continentali.Su Live science Koenemann spiega che «La prima specie riconosciuta nel tunnel, speleonectes ondinae, è stata considerata come un isolato relitto che si è separato dalla sua principale area di distribuzione nei Caraibi moltissimo tempo fa, presumibilmente più di 200 milioni di anni fa» Lo speleonectes atlantida sembra invece uno dei tanti singolari "giovani" frutti che l'evoluzione semina nel pianeta occupando anche le più improbabili e "invivibili" nicchie. (da Greenreport.it )

venerdì 14 agosto 2009

giovane pastore tedesco:salvatelo!

URGENTE! Questo pastore tedesco, giovane e bello, sarà soppresso il 15/08, insieme ad altri se non si trova adozione o stallo; rimane poco tempo per salvarli. Si affidano previa firma del modulo di adozione preferibilmente nel Nord Italia Info adozioni:

giovedì 13 agosto 2009

LAV contro abbattimenti Caprioli in Piemonte

Come ogni estate, la Regione Piemonte e le Province, fanno passare in sordina gli abbattimenti di selezione degli animali selvatici. Dal 17 agosto, sul territorio regionale, i cacciatori avranno la licenza di uccidere migliaia di caprioli, in base ad un censimento effettuato…da loro stessi!!!Per tentare di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema che si ripresenta ogni anno, la LAV di Alessandria ha preparato una lettera-tipo per inviare una protesta a vari organismi fra i quali:


Testo : Essendo venuti a conoscenza della delibera Regionale, con cui si autorizza l’abbattimento di moltissimi animali selvatici in Piemonte – sarebbero ben 1.000 i caprioli da uccidere solo nella Provincia di Alessandria - non si può far altro che constatare, ancora una volta, come prevalgano su tutti, gli interessi di quella piccola, ma evidentemente potente, categoria dei cacciatori.La Regione e la Province continuano a soddisfare la sete di uccidere, autorizzando stragi che potrebbero essere evitate benissimo con metodi alternativi e definitivi, che le associazioni animaliste propongono da tempo. Misure che costerebbero nel tempo senz’altro meno rispetto ai danni causati ogni anno a persone, auto e terreni coltivati.Invece di effettuare controlli sugli allevamenti di cinghiali e caprioli, affinché non vengano immessi continuamente ed illegalmente gli animali in tutto il territorio da persone disoneste – che di interessi ne hanno molti – sospendendo per un periodo di tempo l’allevamento in cattività della fauna selvatica (che selvatica non è più), le istituzioni preferiscono la complicità col mondo venatorio e col mercato nero di carne di cinghiale e capriolo che viene regolarmente venduta e servita nei ristoranti e nelle sagre.
Chiediamo di sospendere immediatamente l’autorizzazione al massacro e di valutare, una volta per tutte, l’ipotesi di ascoltare anche coloro i quali offrono proposte alternative per la risoluzione del problema.Aggiungiamo che, in questo periodo estivo come in quello autunnale, le persone e le famiglie si recano nei boschi per divertimento e per piacere, e che non è ammissibile possano rischiare di essere impallinate da mattatori legittimati dalle istituzioni.
Cordiali saluti firma, città

mercoledì 12 agosto 2009

NINA smarrita alla Pellerina di Torino

NINA smarrita alla Pellerina di Torino ; nera con macchie bianche su zampe e petto
Microchip 985120032365681 Se la trovate trattenetela con del cibo e telefonate:


Vigili urbani: 011/4606060 Canile Municipale: 011/2624803-2625685


Volontari: Sonia 3929349238 - Stefania 3270151196 Francesca 3476631690 - Roberta 3335733606

martedì 11 agosto 2009

350 nuove specie animali

350 nuove specie animali e vegetali scoperte nell'Himalaya orientale. Dal 1998 al 2008 un team di scienziati ha esplorato le remote regioni montuose che soffrono dell'innalzamento delle temperature catalogando un tesoro di diversità biologica seriamente minacciato dai cambiamenti del clima. Tra le specie scoperte il più piccolo cervo del mondo (70 centimetri di altezza al garrese, undici chili di peso), una rana color verde brillante che utilizza i lunghi piedi rossi palmati per librarsi nell'aria e un antichissimo geco che si ritiene presente sulla terra da almeno 100 milioni di anni. Tutte le nuove specie sono state catalogate nel dossier del Wwf "The Eastern Himalayas Where Worlds Collide"
(da Repubblica online)

Nasce il "RIS" degli animali domestici per scoprire chi li uccide o li maltratta.

Al via il primo Centro Nazionale di Medicina Forense Veterinaria. Indagherà sul decesso di cani, gatti e altre bestiole.

ROMA - Grande soddisfazione fra le organizzazioni a difesa degli animali. E' nata una polizia scientifica che indagherà per scoprire chi uccide o maltratta cani, gatti e altre bestiole anche selvatiche. Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, in una rivisitazione generale dei Centri di zooprofilassi, ha istituito a Grosseto una nuova struttura che si occuperà di veterinaria legale.
Si tratta di un reparto di investigazioni scientifiche particolari: il RIS degli animali. Il Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria (così si chiama), si occuperà di sviluppare tecniche di laboratorio per il rilevamento di sostanze tossiche usate a scopo doloso.
In parole semplici, gli esperti dovranno risalire, in base ad esami sofisticati, alle cause che hanno provocato la morte di un animale: potrebbe essere un orso del Parco Nazionale d'Abruzzo, o il cane del vicino incappato in una polpetta fatale.
Il Centro dunque informerà gli organi di polizia in merito ad indagini medico-legali sull'uccisione di animali domestici e selvatici. Ogni reato contro cani, gatti o altri animali, avrà quindi più possibilità di essere perseguito.

Knut, vizi di gioventù


Portale TURISTI A 4 ZAMPE

Il Ministero del Turismo ha istituito il portale: www.turistia4zampe.it che riunisce indirizzi di hotels, ristoranti, campeggi, residences, agriturismo e spiagge che accolgono gli animali.Nelle prime 24 ore di apertura del portale, i navigatori che si sono collegati sono stati quasi 200mila, 32mila dei quali hanno effettuato ricerche complesse sulle strutture turistiche.

Due gli obiettivi dichiarati dal Ministro Brambilla:dare un forte impulso all'economia turistica, valorizzando le strutture che rispondono alle molte richieste dei cittadini accogliendo i loro animali (in Italia una famiglia su tre possiede almeno un cane o un gatto) e contrastare il deplorevole fenomeno dell'abbandono estivo. Tutto ciò al fine di " presentare l'Italia al mondo come una nazione dove la tutela e il benessere degli animali sono una priorità e i loro diritti vengono finalmente rispettati".



lunedì 10 agosto 2009

Anche i randagi avranno il loro ospedale

L'idea di un gruppo di veterinari di Ancona: un punto di riferimento per i trovatelli a livello nazionale

Una clinica veterinaria dedicata solo ai cani randagi e abbandonati, dove potranno essere visitati gratuitamente da un veterinario, anche per evitare la diffusione di eventuali malattie ad altri animali. L'idea è venuta a un gruppo di medici veterinari di Ancona, coordinati dal dottor Luca Giovagnoli,insieme all'associazione di volontariato «Rapid dogs rescue» di Mantova;hanno lanciato una
raccolta fondi su Facebook per finanziare il loro progetto. La sede della «Vet Rescue», così si chiamerà la struttura, sarà ad Ancona, in via delle Grazie 50. La clinica dovrebbe aprire al pubblico entro quattro mesi con l'obiettivo di diventare un punto di riferimento a livello nazionale, e in futuro creare centri analoghi nelle altre regioni. Non vogliamo sostituire le Asl – scrivono i fondatori - ma solo facilitare la vita a volontari e associazioni.La clinica garantirà servizio 24 ore su 24 e i veterinari interverranno anche in caso di emergenza, di notte e nei giorni festivi. La «Vet Rescue» sarà dotata di una sala visita e di una sala chirurgica, di un laboratorio analisi e della stanza per la radiologia. Le visite gratuite saranno riservate ai randagi. Ma chi sosterrà economicamente il progetto, con una donazione minima di 35 euro, otterrà in cambio il programma vaccinale di base, per un anno, per il proprio animale domestico, più una visita di controllo annuale gratuita. Gli studenti di veterinaria desiderosi di fare tirocinio, saranno i benvenuti.

La pagina dedicata alla «Vet Rescue» su Facebook ha riscosso un gran successo: 3 mila 364 iscritti, che crescono di giorno in giorno. Le donazioni, invece, latitano: meno di mille euro, per il momento. Il tempo, però, stringe: «La struttura dovrà essere completata definitivamente entro 4 mesi, pena la decadenza delle varie autorizzazioni e del progetto stesso» scrivono i responsabili della “Rapid Dogs Rescue”. Sul sito dell'associazione “Rapid Dogs Rescue“ tutte le modalità per inviare contributi.
( da: Giovanna Maria Fagnani su Corriere della sera del 29 luglio 2009 )

Pescati e mangiati


King Rat, un video, un pò tosto, dei Modest Mouse

http://www.youtube.com/watch?v=DQLhWqek7i0e

SMS al numero 3341051030 Per salvare i cani abbandonati sull'autostrada

Questo sms vale solo per le autostrade.
La campagna contro l'abbandono degli animali è stata lanciata dal sito http://www.prontofido.it/ in collaborazione con la polizia stradale, la società Autogrill, "Radio 105" e "Radio Montecarlo". Ogni anno, secondo le stime ufficiali, vengono abbandonati circa 150 mila "amici a quattro zampe" e molti di loro finiscono, impauriti e feriti, lungo le strade e autostrade con grave rischio per la loro vita e l'incolumità di chi viaggia.La segnalazione verrà fatta pervenire ai Centri operativi della polizia stradale che invieranno le proprie pattuglie e anche i servizi veterinari della Asl per le prime cure e il recupero dell'animale. Il servizio è attivo da oggi fino alla fine di agosto ed è esteso alla sola rete autostradale. ( da
www.animaliblog.it )

3 petizioni internazionali da sottoscrivere della PETA


1) PER FERMARE LA VENDITA DI RANE IMPRIGIONATE IN PICCOLISSIME SFERE DA PARTE DELLA CATENA BROOKSTONE
https://secure.peta.org/site/Advocacy?cmd=display&page=UserAction&id=2361

2)PER L'ELIMINAZIONE DELL'UTILIZZO DI UN ELEFANTE IN UNA CAMPAGNA ANNUNCI DA PARTE DELLA COMMISSIONE TEXANA PER LA LOTTERIA
https://secure.peta.org/site/Advocacy?cmd=display&page=UserAction&id=2301

3)PER FERMARE L'UTILIZZO DI GATTI NELLE ESERCITAZIONI PRESSO DIVERSI OSPEDALI DEL PAESE

http://www.peta.org/FeatureCatIntubation.asp

Caccia alle foche, nuovo stop dall'Europa

Nei 27 Paesi Ue consentito solo un mercato minimo, legato alla sopravvivenza degli inuit»

Approvato definitivamente il divieto di importare prodotti derivati da tutte le specie, dalle pelli al grasso


L'Europa si conferma un continente amico delle foche. Il Consiglio dei ministri degli esteri della Ue ha infatti approvato in definitiva un nuovo regolamento, già varato dalla Commissione di Bruxelles e approvato dall'europarlamento, che vienta l'arrivo sul mercato dei 27 Paesi membri di prodotti derivati dalla caccia condotta con finalità commerciali e di lucro. Secondo la norma salva-foche,sarà consentito solo l'ingresso dei prodotti della tradizionale caccia, legata a motivi di sopravvivenza, praticata dalle popolazione degli Inuit che abitano in Alaska, Canada, Groenlandia e Russia. I prodotti frutto della caccia condotta per una gestione sostenibile delle risorse marine potranno essere commercializzati solo senza scopo di lucro e l'importazione concessa solo se di natura occasionale, esclusivamente per beni di uso personale dei viaggiatori.

Il divieto di commercio riguarda tutti i prodotti derivati da tutte le specie di foche e include pelli, organi, carni, olio e grasso, che possono essere impiegati per medicine e cosmetici. Diversi Stati membri della Ue hanno già adottato o intendono adottare norme che proibiscono il commercio di prodotti derivati dalle foche e il regolamento quindi rende omogenee le diverse norme, in modo da evitare frammentazione e distorsione del mercato europeo.Le regole armonizzate diventeranno efficaci nove mesi dopo la pubblicazione del regolamento, dando a Commissione e Stati membri il tempo di mettere a punto le necessarie misure di attuazione.

"È un risultato storico " commenta il vicepresidente della Lega antivivisezione, Roberto Bennati . "Con questa decisione il Consiglio del'UE ha dato una risposta ai 30 anni di battaglie contro la mattanza delle foche a fini commerciali, portate avanti delle associazioni animaliste in tutta Europa e fatta propria in Italia dalla Lav ". Il divieto di commercializzazione dei prodotti vuole essere un freno alla caccia che viene condotta spesso con metodi cruenti, più volte documentati dalle associazioni animaliste (
guarda il video girato dall'Ifaw): i cuccioli, le cui pelli più morbide sono considerate di maggiore pregio, vengono colpiti a bastonate e lasciati agonizzare fino alla morte . Il crollo della domanda da un mercato importante come l'Europa - questo è l'intento delle nuove norme - dovrebbe ora lasciare i cacciatori senza clienti scoraggiandoli dunque dal continuare con tali massacri.
(da La Stampa 27 luglio 2009)